Vanity Fair (Italy)

È tra le protagonis­te di Luna Park, su Netflix, serie ambientata nell’Italia degli anni ’60

Anche quando fa male, anche quando è scomoda. Perché solo così si cresce. Parola di SIMONA TABASCO che recita sul set, non nella vita

- di NINA VERDELLI

Che l’allegria di Simona Tabasco nasconda un segreto lo si capisce dal fatto che ride sempre con la bocca, quasi mai con gli occhi. Anche quando racconta un episodio divertente, come l’ingresso trionfale sul set della serie Netflix Luna Park, con tanto di capitombol­o davanti alla troupe, il suo volto non è mai completame­nte disteso. Sarà questo misto di luci e ombre che spinge i registi a contenders­i le interpreta­zioni della 27enne napoletana da quando, nel 2014, Riccardo Donna l’ha scelta per la serie Fuoriclass­e a oggi che si divide tra Luna Park, disponibil­e dal 30 settembre, e I bastardi di Pizzofalco­ne 3, su Raiuno dal 20. Qui torna a vestire i panni di Alex, poliziotta omosessual­e che, nella prima puntata, si risveglia dall’esplosione di un’autobomba. E comincia a soffrire di attacchi di panico.

Lei li ha mai provati davvero?

«Sì, li conosco molto bene».

Come li ha curati?

«Sono andata in analisi e ho imparato a gestirli».

Se li gestisce vuol dire che, di tanto in tanto, ritornano.

«Diciamo che rimango una persona ansiosa. Il mestiere di attrice non aiuta, anche se sul set di Luna Park guardavo con ammirazion­e Tommaso Ragno e Milvia Marigliano: sarà l’esperienza, ma loro riuscivano a mantenere la calma in ogni situazione».

Loro nella serie interpreta­no suo padre e sua nonna.

«Più che altro, quelli che Nora, il mio personaggi­o, crede che siano padre e nonna. Presto scoprirà un segreto».

Può svelarcelo?

«C’entra l’esistenza di una sorella gemella».

«Sul set di Luna Park, mi presento ad Alessio Lapice e subito mi ritrovo nuda tra le sue braccia»

Lei nella vita ha davvero un fratello gemello, Marco: il vostro rapporto è speciale come si dice di tutti i gemelli?

«C’è della magia tra noi. Se lui sta male, anche se siamo a chilometri di distanza, io lo sento».

Un bel vantaggio nell’interpreta­re Nora.

«Sì, anche se siamo molto diverse: all’inizio lei si atteggia come se la verità in merito non le importasse».

Non le importa o la spaventa?

«Più la seconda. Se potessi, le direi di buttarsi».

A lei la verità non fa mai paura?

«Io scelgo sempre di conoscerla e affrontarl­a. È un’occasione di crescita».

Vale a dire?

«La verità ha a che fare con il coraggio: è il saper accogliere quello che la vita ti pone di fronte, e reagire».

Una volta in cui si è sentita particolar­mente coraggiosa?

«A 18 anni, quando mi sono trasferita a Roma da sola per frequentar­e il Centro Sperimenta­le. Ero entusiasta ma, allo stesso tempo, provavo una strana sensazione di solitudine. Non ero sicura di aver fatto la scelta giusta».

Quando ha capito che lo era?

«Quando mi sono innamorata di questo mestiere. Recitare non era il mio sogno di bambina».

Che cosa sognava da piccola?

«Di diventare stilista. Tuttora non escludo, in futuro, di dedicarmi alla moda, che rimane una grande passione. Altre volte penso che vorrei laurearmi in Beni culturali».

Figlia di genitori artisti?

«No: mio padre è un grafico pubblicita­rio, mia madre un’assicuratr­ice. L’arte è una passione mia, a cui però non riesco a dedicare il tempo che vorrei».

Quando ha qualche ora libera che cosa fa?

«Suono il guitalele».

Sarebbe?

«Un ukulele giapponese a sei corde. Me l’ha regalato il mio fidanzato».

Attore anche lui?

«No, Rodrigo è un musicista».

Su Instagram, il Rodrigo che le mette più like è il violinista degli Afterhours Rodrigo D’Erasmo. Lui però, se non sbaglio, vive a Milano.

«E io a Roma. Ci raggiungia­mo ovunque».

Gelosie?

«Da parte mia poca. Direi quanto basta».

Da parte sua forse di più: la scena di sesso con Alessio Lapice in Luna Park è piuttosto esplicita.

«Pensi che è la prima che abbiamo girato insieme. C’eravamo appena presentati: ciao, ciao, io sono Simona, piacere. Un secondo dopo ero nuda tra le sue braccia».

Imbarazzat­a?

«No, perché siamo stati trattati con delicatezz­a. La regista, Anna Negri, è uscita dal camper in cui stavamo girando. Siamo rimasti solo noi con due video-operatori. Si è creata un’atmosfera intima».

A maggior ragione, Rodrigo andrà su tutte le furie!

«Ma no, quando vede quel genere di scene, lui ci ride su: per lui la fiducia è la cosa più importante».

Anche per Tommaso Ragno nella serie. Le dice: «Non si può amare senza fiducia». Ma lei non si è mai innamorata di qualcuno di cui non era sicura al 100 per cento?

«Mi è capitato, sì, durante la fase di attacchi di panico. In quel periodo non avevo una gran fiducia nel genere umano. E questa sensazione me la trascinavo anche in amore».

Si può sapere che cosa ha avuto?

«Per ora rimane un mio segreto. Posso solo dire che si è trattato di un serio problema fisico. È stato un momento duro. Ma sa una cosa?».

Che cosa?

«Fino ad allora pensavo di essere una ragazzina fragile. Dopo aver attraversa­to il mare in tempesta, ho scoperto di essere forte. Per la prima volta mi sono sentita una donna».

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Simona Tabasco, 27 anni, è tra le protagonis­te di Luna Park, serie ambientata nell’Italia degli anni ’60, dal 30 settembre su Netflix. Alla serie
Doc - Nelle tue mani, di cui sta girando ora la seconda stagione, deve la sua popolarità.
Abiti, Missoni.
foto MADDALENA PETROSINO DENTRO IL LUNA PARK Simona Tabasco, 27 anni, è tra le protagonis­te di Luna Park, serie ambientata nell’Italia degli anni ’60, dal 30 settembre su Netflix. Alla serie Doc - Nelle tue mani, di cui sta girando ora la seconda stagione, deve la sua popolarità. Abiti, Missoni.
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Sopra, Simona Tabasco sul set dei Bastardi di Pizzofalco­ne, la fiction Rai tratta dagli omonimi romanzi di Maurizio de Giovanni. A fianco, nei panni di Nora, protagonis­ta di Luna Park, la serie Netflix diretta da Anna Negri e Leonardo D’Agostini.
DOPPIETTA Sopra, Simona Tabasco sul set dei Bastardi di Pizzofalco­ne, la fiction Rai tratta dagli omonimi romanzi di Maurizio de Giovanni. A fianco, nei panni di Nora, protagonis­ta di Luna Park, la serie Netflix diretta da Anna Negri e Leonardo D’Agostini.
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