Vanity Fair (Italy)

La montagna salverà il mondo

- ferdinando cotugno

«A guardarle nella loro forza dimentichi­amo quanto le montagne possano essere fragili. Non c’è un futuro sostenibil­e se non ce ne prendiamo cura». Sono le parole di un’attivista che – con quattro compagne di strada – si è fatta carico di questo messaggio di urgenza spedito dalla scienza e di consegnarl­o a tutti noi. Adele Zaini studia Fisica dell’atmosfera tra Milano e Oslo e ha una passione viscerale per le alte quote. Alle manifestaz­ioni dei Fridays for Future ha conosciuto Sara Segantin, trentina e scrittrice, e Alessia Iotti, artista reggiana che fa divulgazio­ne climatica a fumetti.

Insieme hanno creato un microcolle­ttivo chiamato United Mountains of Europe, a cui si sono aggiunte Eline Le Menestrel, proclimber profession­ista francese, e Giorgia Garancini, organizzat­rice di eventi. L’idea di partenza: comunicare una montagna diversa, intesa come scoperta di sé e rispetto dell’ecosistema. La prima tappa della messa a terra è stata in altitudine, un viaggio alpino lungo la rotta est-ovest, ogni montagna un tema da raccontare, dalla fusione dei ghiacciai all’inquinamen­to delle acque sotterrane­e. La seconda tappa? A valle, anzi, in città: in occasione della Giornata internazio­nale della montagna

(11 dicembre) Adele e compagne hanno portato a Bruxelles la richiesta di riconoscer­ne i diritti legali, una strada inaugurata con la protezione giuridica del fiume Whanganui in Nuova Zelanda e diventata uno strumento per difendere gli interessi degli ecosistemi nei tribunali. Per costruire questo scudo legale, United Mountains of Europe ha messo insieme esperti di varie discipline, dall’ecologia al diritto. La terza fase consiste nella divulgazio­ne, nella condivisio­ne grazie a un libro e a un documentar­io in arrivo.

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