Brava, brava, SEI TANTO BRAVA
Si è fatta attendere per due anni abbondanti. E adesso ci sta non ricordare per filo e per segno come si sia conclusa la terza stagione. Breve reminder: Miriam Midge Maisel (la divina Rachel Brosnahan), ex moglie ebrea benestante convertita per necessità (e talento) alla stand-up comedy, finisce per essere licenziata dal tour del cantante Shy Baldwin dopo aver spiattellato le abitudini sessuali di lui. Dunque, il quarto ciclo di episodi de La fantastica signora Maisel si apre con lei depressa e alle prese con un nuovo ingaggio nella New York dei ’60 ormai. PERCHÈ CONTINUARE (A GUARDARE)
Crescono le ambizioni di un progetto già evidentemente ambizioso (tre Golden Globes, una sfilza di Emmy e di nomination, la firma di Amy Sherman-Palladino che con le mani fa ciao ciao a Shonda Rhimes): più effetti speciali, più guest star capaci di lasciare il segno. È il caso di Kelly Bishop e Milo Ventimiglia direttamente da Una mamma per amica, Jason Ralph (The Magicians), Jason Alexander (da Pretty Woman ad Amore a prima svista). E poi vi sfidiamo a trovare un’altra serie – che non sia Fleabag, eh! – altrettanto luminosa e sofisticata, con dialoghi serratissimi, la sensibilità del musical, la messa in scena sontuosa e cinematografica.
DOVE E QUANDO Su Prime Video, dal 18 febbraio con due nuovi episodi in uscita ogni venerdì per quattro settimane.
Finalmente un commedia delicata, Il filo invisibile di Marco Simon Puccioni, che fa fare parecchi passi avanti alla narrazione arcobaleno!
LA STORIA Che cosa vuol dire essere un adolescente con due papà, nato in California tramite la gestazione per altri (pratica vietata in Italia, come spiega l’articolo a pag. 66). COSE SPARSE CHE VI PIACERANNO Il giovane protagonista, Francesco Gheghi (nella foto), che è anche voce narrante: credibile e incredibile. Francesco Scianna, che per una volta non fa il latin lover. I completi di Prada di Filippo Timi. Vi basta?
DOVE E QUANDO Per fortuna il film non skippa le sale: il 21, il 22 e il 23 febbraio è in cinema selezionati, poi il 4 marzo atterra su Netflix.