Javier Castillo
Se Netflix ti chiama, diventi una star. È successo all’autore spagnolo Javier Castillo: il suo ultimo romanzo La ragazza di neve (Salani, pp. 384, € 18,90) diventerà una serie con Milena Smit, nuova musa di Pedro Almodóvar. Papà di Bruno e Gala, scrive del peggior incubo di un genitore: la scomparsa di un figlio. Che nel thriller si chiama Keira e sparisce tra la folla della parata del Ringraziamento a New York.
RACCONTA LA PAURA PER ESORCIZZARLA? «Le domande senza risposta atterriscono. Alcuni dubbi mi tengono sveglio: “Se qualcuno mi osservasse alla finestra mentre dormo? Se il cuore mi si fermasse?”. Li metto nero su bianco ed è come se li avessi vissuti».
LEI È MAI SPARITO ALLA VISTA DEI GENITORI? «Da bambino,
dopo la scuola, sono andato a casa di un compagno senza avvisarli. Quando sono comparso sulla porta, prima mi hanno abbracciato e poi sono finito in punizione».
CHE COSA LE PIACE FARE CON I SUOI FIGLI? «Inventare favole della buonanotte. Nell’ultima incontrano un drago nel bosco: esaudisce desideri in cambio di un’impresa. Per esempio, concede loro una tazza di cioccolata ma brucia, quindi devono trovare il modo di raffreddarla». alessandra de tommasi