ANDREW GARFIELD
Molto amato come SPIDER-MAN, ora è candidato per la sua interpretazione di Jonathan Larson in Tick, Tick... Boom!
Andrew Garfield è pronto a parlare: dell'a ammi revole lavoro di suo fratello maggiore, pneumo logo a Londra, dell esperienza impressionante di vedere i newyorkesi scendere in piazza dopo l’assassinio di George Floyd, del dolore di perdere sua madre Lynn per un cancro nel 2019. Il film Tick, Tick... Boom! si è rivelato il progetto giusto per superare quel lutto. Interpretare il vero compositore teatrale Jonathan Larson, morto improvvisamente prima di poter vedere il grandioso successo del suo musical Rent, ha aiutato l’attore ad affrontare la sua perdita e gli ha anche procurato una nomination agli Oscar come migliore attore.
Andrew Garfield, nato in California e cresciuto in Inghilterra, è affabile, espansivo, e parla con passione del suo mestiere di attore ma anche di destino e di spontaneità: per lui il suo non è il risultato di un calcolo ma l’espressione di un istinto insopprimibile.
Garfield ha lavorato molto nel 2021: ha interpretato il tele evangelista truffaldino Jim Bakker in Gli occhi di Tammy Faye di Michael Showalter e, naturalmente, il ruolo di Jonathan Larson; due film che hanno portato alla luce la sua capacità di trasmettere emozioni e il suo background come attore di teatro: «Il teatro mi ha salvato la vita. Fino a 16 anni non sapevo neppure cosa fosse, poi me ne sono innamorato pazzamente, e non c’è stato modo di tornare indietro».
Nel 2021 Garfield ha anche rivestito i panni di Spider-Man in Spider-Man: No Way Home, una svolta ipertecnologica del live-action con Tom Holland, dove i tre attori che hanno impersonato l’eroe si ritrovano e combattono insieme. Prima dell’uscita del film, per almeno sei mesi Garfield ha dovuto mentire alla stampa riguardo al suo ruolo: «Mi è piaciuto mantenere il segreto. Non era una bugia, ma un bel regalo che ho fatto agli spettatori». Lavorare al fianco di Tobey Maguire, tornato anche lui al suo ruolo, è stato particolarmente toccante perché Garfield ha amato i film di Spider-Man interpretati da lui: «Ero ossessionato dalle sue performance, volevo che mi notasse e che mi dicesse che me la stavo cavando bene».
«Fino a 16 anni non sapevo COSA
FOSSE IL TEATRO, poi me ne sono innamorato pazzamente»