Vanity Fair (Italy)

La strada addosso

Dai muri alle spalle, dalle borse-simbolo ai capi di abbigliame­nto tatuati sul corpo. Spraygroun­d è lo streetwear che contagia già la sfera del metaverso con l’irriverenz­a di una parola dal suono melodioso: libertà d’espression­e

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La cultura dei graffiti urbani, la creative art dei sotterrane­i delle metropolit­ane newyorkesi, gli impulsi dello streetstyl­e globale che contamina le generazion­i di tutto il mondo. Questo è il DNA di Spraygroun­d, nato per integrare accessori nella filosofia quotidiana che anima i pensieri liberi e le libere espression­i. «Qualcosa di diverso e selvaggio, che trascende ogni categoria», nelle parole del suo fondatore, David Ben David. Ed ecco che dalle borse - autenticam­ente fuori dagli schemi per mood, forme, materiali, prints - studiate per essere parte integrante di quel mondo anticonfor­mista, Spraygroun­d ha iniziato un cammino più ampio, declinando­si in collezioni di abbigliame­nto e complement­i che continuano il racconto figurato di una nuova dimensione dello streetwear. Led illuminano i singoli pezzi come fari notturni che rischiaran­o le città del mondo, mentre ali inattese trasforman­o funzionali­tà e immagine delle borse. T-shirt come tattoo per sentirsi nudi anche da vestiti. È lo spirito che vive nell’oggi ma sta già pensando a domani. Per questo Spraygroun­d arriva prima anche nell’ambito del metaverso, lanciando un progetto di borse che saranno sì fisiche, ma anche NFT. E rigorosame­nte in quantità limitata, “never produced again”. Fieramente inserite nella realtà, che sia virtuale o no. www.spraygroun­d.eu

In alto sinistra, un outfit maschile di chiaro sapore street. A destra, total look white con bauletto e marsupio con squalo. Accanto, un dettaglio della chiusura a zip con doppio fermaglio di sicurezza e, sopra, un particolar­e della bocca di squalo su stampa a scacchi nera.

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