Vanity Fair (Italy)

Ti amo (ma parto!)

- di DANIELA COLLU

Partiamo da un sempiterno e non democristi­ano presuppost­o: si può tutto, almeno in questa monarchia assoluta che è la mia rubrica. Si può tutto e non ci frega nulla dei giudizi degli altri. In più dopo due anni di zero partenze, impediment­i e distanze, il minimo che si possa fare è viaggiare sempre e comunque, più che si può. Quando si è in coppia si dà per scontato che tutto si debba fare insieme, ma sfogliando negli album dei ricordi quanti compromess­i o peggio litigate abbiamo fatto per fare quello che l’altro voleva in quella unica settimana di godimento che abbiamo in estate? Lo dico io? Tante. Troppe. E allora ben vengano le vacanze separate, sarà romantico ritagliars­i un ultimo weekend di fine ferie per rallentare un po’ il ritorno alla routine, o incontrars­i a metà strada, da qualche parte e mischiare le compagnie di ventura. Insomma, il viaggio, in vacanza e in amore, cucitevelo addosso e sceglietel­o voi… E a quelli che vi guardano male, portate un magnete brutto per il frigo.

FAMMI UNA DOMANDA Vacanze separate anche se ci amiamo, si pu˜?

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