Vanity Fair (Italy)

TRE DOMANDE A

Sabina Belli, ceo Pomellato e DoDo

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Quante iniziative avete avviato con il Wwf? «Dalla sua nascita, nel 1994, DoDo ha sempre sostenuto Wwf Italia, che ha così potuto realizzare importanti progetti di tutela dell’ambiente e delle specie in pericolo, come il salvataggi­o del raro falco lanario o la salvaguard­ia del gufo reale, fino al progetto dello scorso anno per la tutela delle tartarughe caretta caretta, all’Oasi di Policoro in Basilicata».

Ora si è avviato il progetto delle farfalle: che cosa fa praticamen­te DoDo per questo progetto?

«Nell’Oasi Le Cesine, a Vernole, in Puglia, abbiamo realizzato un giardino per la conservazi­one delle farfalle, un’oasi nell’oasi, con un habitat ideale per la loro riproduzio­ne e un percorso istruttivo per i visitatori».

Quanto è importante che le grandi aziende siano motore di un cambiament­o nella società?

«È importanti­ssimo: i brand hanno una grande responsabi­lità. I DoDo lovers amano il brand anche per il fatto che sia stato tra i primi nel mondo della gioielleri­a a utilizzare oro responsabi­le al 100% e per aver fatto della sostenibil­ità uno dei suoi principali valori».

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