A DISTANZA
Quelli di Rose Leslie sono il marito Kit Harington (Jon Snow nel Trono di Spade) e il partner nella nuova serie Sky, Theo James
Clare non è convinta che l’assenza amplifichi la passione. Il marito Henry non c’è quasi mai. Niente trasferte di lavoro per lui, ma viaggi nel tempo: l’uomo sparisce all’improvviso e si ritrova (nudo) in un «altrove» sconosciuto. È la trama della serie The Time Traveler’s Wife - Un amore senza tempo, dal 13 giugno su Sky Serie e Now, tratta dal best seller di Audrey Niffenegger e adattata da Steven Moffat (Sherlock). A raccontarla è la protagonista Rose Leslie, dall’abitazione newyorkese, che divide con il consorte Kit Harington, conosciuto sul set del Trono di Spade, e il loro primogenito di un anno.
Come sceglie un ruolo?
«Fino a quando nella mia carriera continuerò a vivere nella condizione privilegiata di poter scegliere i progetti, proverò a puntare su personaggi diversi. L’ideale sarebbe giocare con gli accenti, per me la parte più divertente del lavoro».
Dunque, le relazioni a distanza funzionano oppure no?
«Devo credere che sia così, perché ne vivo una sulla mia pelle: a volte non vedo mio marito per due mesi e so che cosa vuol dire non desiderare altro che essere stretta dalle sue braccia. La separazione per Clare, però, ha una valenza diversa: lei ha paura che Henry sia in pericolo o non torni più, e vorrebbe soltanto sapere se è sano e salvo».
Questa favola moderna cattura per davvero l’essenza del romanticismo?
«Certo! I protagonisti si amano molto pur sapendo di poter condividere solo qualche momento.
Allora devono tenerselo stretto, afferrarlo e goderselo fino in fondo, il che mi sembra poeticissimo».
Un rapporto quasi impossibile, alla
Ladyhawke, anche perché non si incrociano quasi mai da coetanei. A un certo punto lei è bambina e lui è adulto, per esempio.
«Quando Clare ha circa 20 anni e aspetta Henry in biblioteca, non si ritrova davanti un trentenne maturo, bensì un giovane dall’aria confusa. Non ha idea dell’età che avrà il marito nel momento in cui lo rivedrà, eppure sa che diventerà la persona di cui è innamorata».
Che cosa impara il suo personaggio da queste montagne russe emotive?
«Le avventure di Henry svelano il bello di un’esistenza piena di compassione: solo abbracciandola Clare può sentirsi libera. Mi piace che non si pianga addosso, che scelga l’incertezza e agisca di conseguenza».
Sarebbe così determinata al suo posto?
«Difficile a dirsi, soprattutto perché lei mette il compagno su un piedistallo convinta che sia la sua anima gemella, mentre io su questo concetto sono un po’ più scettica».
Crede nel destino?
«Rifiuto l’idea che il fato scriva il futuro di ciascuno di noi. Quindi, per quanto le circostanze mi sembrino fuori dal mio controllo, mi tengo stretta il libero arbitro».