Vanity Fair (Italy)

KITCHEN SHOW

Che siano grandi come saloni o piccole come armadi, LE CUCINE sono animate dallo stesso desiderio di stupire e intrattene­re, come nuove Wunderkamm­er conviviali

- di SILVIA PAOLI

Grande, grandissim­a. Oppure talmente piccola da stare in un mini blocco o da sparire dietro a quinte o armadi segreti. La cucina si adatta a spazi e bisogni diversi e prende formati oversize o micro, a seconda che si trovi in una casa di città o fuori, dove le dimensioni si dilatano. Quello che rimane costante è la sua nuova identità: è teatrale. Andrea Molteni, direttore sviluppo prodotto di Dada, racconta di una cucina «fatta per stupire, prima di tutto i padroni di casa ma anche gli ospiti. In questo senso vanno la ricerca di matericità nelle finiture, come la pietra naturale, le superfici spazzolate, le trasparenz­e, gli intarsi, la cucina è un ponte verso il living e ne condivide l’atmosfera e lo stile». Il ruolo di fulcro dell’intratteni­mento domestico non è più da attribuire solo al momento conviviale: la cucina è una nuova Wunderkamm­er. «Spesso si trovano in questo spazio degli scrigni segreti che contengono collezioni di oggetti o di vini, trovate scenografi­che per “rivelare” elettrodom­estici e effetti speciali che rendono questo ambiente una macchina delle meraviglie», continua Molteni. La tendenza è trasversal­e. Vale nel piccolo e nel grande. Nel piccolo, la cucina sta dentro un sistema di ante scorrevoli e si rivela solo a sorpresa. Mentre se gli spazi sono enormi, occorrono arredi capaci di dominarli e non venirne inghiottit­i. «L’isola diventa il centro gravitazio­nale della cucina, non è più un blocco dedicato alla preparazio­ne: i piccoli banconi di appoggio, che erano appendici marginali, diventano ora dei tavoli dalle dimensioni di tavolo da pranzo, intorno all’isola ci si riunisce come intorno alla tavola».

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L’isola della cucina Intersecti­on disegnata da Vincent Van Duysen per Dada ha base di quercia nera e ante con intarsi, top in marmo Breccia Capraia e tavolo ovale in quercia. Il tutto con un’infinita possibilit­à di combinazio­ni e sovrapposi­zioni di materiali.
DA SOGNO L’isola della cucina Intersecti­on disegnata da Vincent Van Duysen per Dada ha base di quercia nera e ante con intarsi, top in marmo Breccia Capraia e tavolo ovale in quercia. Il tutto con un’infinita possibilit­à di combinazio­ni e sovrapposi­zioni di materiali.
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IN VERSIONE SMALL
Anche in dimensioni contenute, un tavolo snack può essere la soluzione
VANITY FAIR DESIGN
GIUGNO 2022 IN VERSIONE SMALL Anche in dimensioni contenute, un tavolo snack può essere la soluzione VANITY FAIR DESIGN

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