Se non vi suona bene, cambiate
Consigli per affrontare la paura di scrivere validi per maturandi e non solo.
Per prima cosa, tra le tracce, scegliete quella che vi coinvolge di più. Il titolo deve darvi una vibrazione, comunicarvi qualcosa che vi riguarda, anche se non sapete ancora il perché. Alla mia Maturità scelsi la traccia su Foscolo e scrissi un tema sui Sepolcri: più di vent’anni dopo avrei esordito con un libro intitolato Non vi lascer˜ orfani, citazione dal Vangelo secondo Giovanni trovata su una lapide del Cimitero Monumentale di Milano. Prima di incominciare, ascoltatevi. Riflettete. Trovate un punto di vista personale dal quale iniziare. L’incipit è importante. Non deve essere retorico, o prevedibile, o sciatto. Cercate dentro di voi una frequenza ispirata e onesta sulla quale sintonizzarvi. Dovete essere concentrati e dovete sapere le cose. Non scrivete per sentito dire o per occupare spazio: scegliete l’argomento che vi riguarda ma anche quello su cui siete preparati. Trovato l’incipit partite. Inizio, svolgimento, fine. La fine è importante ma evitate le frasi a effetto. Meglio un finale sobrio che un finale ridondante o artificioso. Cercate la semplicità. Scrivete come parlereste a una persona che vi interessa e dalla quale ci tenete davvero a farvi capire. E poi: tirate fuori tutto. Tutto quello che avete da dire spremetelo fino all’ultima goccia. Siate generosi e anche un po’ audaci. Poi, consiglio fondamentale: rileggete e correggete. Rileggete mentalmente come se steste leggendo quel che avete scritto a qualcuno e ricordatevi: tutto quel che non vi suona bene non va bene. Che sia una frase, un aggettivo, un passaggio: se non vi suona bene – anche se non capite perché – cambiate. Cercate soluzioni alternative. Se non le trovate, togliete. Che sia il tema della Maturità o una lettera o un racconto: scrivete in un modo vostro, curato ma non lezioso, onesto ma non banale.