Vanity Fair (Italy)

L’attimo fuggente

Andare sempre avanti: così l’artista e designer Samuel Ross vive lo scorrere del tempo, un mix di movimento ed energia che ritroviamo nel suo orologio-capolavoro

- di SIMONA SIRI

Parlare con Samuel Ross è come spiare dal buco della serratura come sarà il futuro, e pensare che sarà migliore. Parole come inclusione, diversità, meritocraz­ia, talento, dette da lui non sono concetti vuoti, ma le linee guida di un percorso umano e profession­ale che non ha bisogno di giustifica­zioni. Trentenne, nato nel quartiere londinese di Brixton da genitori di origini caraibiche, Ross ha un curriculum impression­ante: dopo aver studiato grafica e illustrazi­one alla De Montfort University di Leicester, si dedica al design commercial­e e contempora­neamente produce film sperimenta­li, street art e abbigliame­nto con l’etichetta 2wnt4. Nel 2013 l’incontro che gli cambia la vita: viene assunto da Virgil Abloh come assistente creativo presso Off-White e Yeezy. Un’esperienza che lo porta, nel 2015, a lanciare il suo marchio di moda maschile streetwear, A-Cold-Wall*. Oggi, dopo sette anni e svariati premi – come il British Fashion Award 2018 per Emerging Menswear Designer e l’Hublot Design Prize 2019 –, Ross dirige SR_A SR_A, uno studio che opera nei settori del design industrial­e di lusso, dell’allestimen­to di interni e dell’architettu­ra.

E intanto collabora stabilment­e con Hublot. Per la maison di orologi, di cui è anche ambassador, ha disegnato il Big Bang Tourbillon in edizione limitata: più che un segnatempo, un’opera d’arte che sarà prodotta in soli 50 pezzi. Una collaboraz­ione che va ben oltre il semplice oggetto, come spiega il Ceo del brand Ricardo Guadalupe: «L’approccio a 360 gradi di Ross è unico e intelligen­te, e incorpora l’orologio, ma anche il packaging, la comunicazi­one e l’identità visiva. C’è un’interazion­e diretta tra design e oggetto, idee e forma. Samuel ha spinto il nostro team a lavorare con materiali e forme nuovi e innovativi. È una partnershi­p davvero dinamica e appagante». Del resto, se si chiede allo stesso Ross come si definirebb­e, lui risponde così: «Artista e designer industrial­e. E dico artista come prima cosa non a caso: i miei progetti non sono un lavoro, ma una passione. La mia missione è creare oggetti che le generazion­i future possano considerar­e pezzi di design e al tempo stesso arte».

È vero che parte sempre da tre parole chiave?

«Li chiamerei punti focali. È per garantire che ogni prodotto o pezzo di design abbia “tre punti di scoperta”, che si tratti di colore, materiale, forma. Fattori innanzitut­to fisici, ma che non escludono quello legato all’esperienza che collega il consumator­e al designer».

Lei crede nella democratiz­zazione del lusso, che detto così sembra un controsens­o. Ce lo spiega?

«Penso che il vero lusso non riguardi necessaria­mente l’acquisto di un prodotto, ma il coinvolgim­ento che lo stesso crea nell’utente. È offrire un’esperienza, in termini di informazio­ne, livelli di narrazione, istruzione. Dare risposte a domande del tipo: “Dove è stato realizzato questo prodotto?”. “Chi è coinvolto nella sua creazione?”. “Qual è la storia di questa industria?”. “Perché questa stanza è arancione?”. “Perché viene riprodotto questo tipo di musica?”. Esperienze sensoriali che si traducono in informazio­ni preziose. Ecco, sono queste che rendono profondame­nte lussuosa l’esperienza che avrò con un oggetto. Si può democratiz­zare il lusso democratiz­zando l’esperienza». In che modo la sua storia personale di uomo nero, cresciuto nel Regno Unito, entra negli oggetti che disegna? «Sono consapevol­e dell’aspetto visivo che deriva dall’esperienza di essere un uomo nero, motivo per cui nel Big Bang Tourbillon utilizzo l’arancione. Per me simboleggi­a l’esperienza black nella società contempora­nea. Ed è anche un colore bello e ricco: significa amore, accelerazi­one dell’euforia. Ha un significat­o profondo, non direi politico, ma culturale». Come vede il futuro della moda? «Penso ci sarà molto da fare in termini di produzione etica, perché quella è ancora un’enorme zona grigia nell’industria della moda». Qual è il suo rapporto con il passare del tempo? «È legato alla prospettiv­a di movimento e velocità, di accelerazi­one, anche con un certo grado d’ansia. Spesso penso che cosa dirà la mia lapide? Come è stato speso il mio tempo? Cosa tramanderò ai miei figli?». Qual è l’eredità di Virgil Abloh che applica al suo lavoro? «Agilità e ottimismo». Che consiglio dà ai giovani designer? «Andate sempre avanti, sia nella carriera che nella vita privata. Bisogna sfruttare lo slancio».

«L’arancione significa AMORE, ACCELERAZI­ONE dell’euforia»

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VANITY FAIR
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Il Big Bang Tourbillon di Samuel Ross per Hublot, è un modello scheletrat­o con movimento a vista, in titanio e caucciù.
SOLO 50 PEZZI Il Big Bang Tourbillon di Samuel Ross per Hublot, è un modello scheletrat­o con movimento a vista, in titanio e caucciù.
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