Vanity Fair (Italy)

Specialitˆ RAMPOLLO

Dalla serie The Crown in poi, Josh O’Connor è inarrestab­ile. E sta per girare con i più grandi, da Guadagnino a Sorrentino

- di ALESSANDRA DE TOMMASI

Hollywood si è inchinata al cospetto di Josh O’Connor

l’investitur­a nella serie Netflix The Crown. E ora, dopo il ruolo del principe Carlo, il 32enne britannico frequenta solo i migliori. Presto dividerà il set con Zendaya (Challenger­s di Luca Guadagnino), Jennifer Lawrence (Mob Girl di Paolo Sorrentino), Isabella Rossellini (La chimera di Alice Rohrwacher), Kate Winslet e Jude Law (Lee, sulla celebre fotografa Lee Miller). Nel family drama Secret Love di Eva Husson, presentato al Festival di Cannes e dal 20 luglio nelle sale, ritrova Olivia Colman (la regina Elisabetta II nella serie royal) e si spoglia di ogni inibizione. Per una buona causa: dà vita all’amore proibito tra il rampollo Paul e la domestica dei vicini Jane (Odessa Young).

A quale progetto fino a qui è particolar­mente legato?

«Non avevo mai pianto leggendo un copione: mi è successo con La terra di Dio. Prima di girarlo, poi, non credevo agli attori che dicevano che un ruolo ti cambia la vita, eppure è accaduto. Sono stato premiato come miglior scommessa ai Rakuten Empire Awards ed è iniziato tutto».

Sono passati quattro anni da quel giorno.

«Ricordo il nervosismo per il red carpet, il mal di testa feroce: mi trovavo accanto a giganti come Steven Spielberg e Hugh Jackman, e io mi sentivo un impostore».

E adesso?

«La gente per strada mi riconosce, ma per fortuna non mi tratta diversamen­te: sarà che sono sempre il solito Josh in jeans e T-shirt».

La fama stellare di The Crown non l’ha travolta?

«No, forse perché tra una stagione e l’altra sono tornato nel posto che considero casa: il teatro. E pensare che non volevo accettare il ruolo del principe Carlo: per fortuna i miei agenti mi hanno fatto cambiare idea».

Ora ha il lusso di poter scegliere i copioni.

«I miei criteri sono gli stessi: cerco storie interessan­ti, intime, che portino il pubblico a porsi domande, anche scomode, su temi sociali importanti».

Come Secret Love?

«Con il movimento Time’s Up la battaglia è cominciata e adesso continua con la revisione del concetto di mascolinit­à. Mi considero una persona sensibile e sul set mi sono chiesto varie volte che cosa significa essere un uomo oggi. I maschi vengono educati con l’idea di dover nascondere le proprie fragilità e sono bravissimi in questo, invece per me la vera forza sta nel rendersi vulnerabil­i agli occhi delle persone che si sceglie di avere accanto».

Come fa Paul. Negli anni ’20 la differenza di classe tra lui e Jane non si può colmare. Perché la regista ha preferito raccontarl­a soprattutt­o a letto, nella dimensione più intima?

«La nudità azzera il concetto di estrazione sociale. La maggior parte del film si svolge in una stanza in cui la coppia è sempre svestita e in quei momenti la classe non conta: Paul e Jane sono due esseri umani e basta, liberi dalla gabbia che, oltre la porta della camera, li definisce».

Qual è la prossima battaglia sociale da combattere?

«Si chiama diversity: come artista ho il dovere di raccontare storie per tutti che parlino a ciascuno, nessuno escluso».

 ?? ?? NOBLESSE OBLIGE A sinistra, Josh O’Connor, 32 anni, ed Emma D’Arcy, 30, in una scena del film Secret Love. Sotto, un ritratto dell’attore. Nei panni del principe Carlo in The Crown, con Olivia Colman in versione regina madre Elisabetta II.
NOBLESSE OBLIGE A sinistra, Josh O’Connor, 32 anni, ed Emma D’Arcy, 30, in una scena del film Secret Love. Sotto, un ritratto dell’attore. Nei panni del principe Carlo in The Crown, con Olivia Colman in versione regina madre Elisabetta II.
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy