È l’amore (di tutti) che crea una famiglia
Sabato pomeriggio a Milano c’era il sole. In piazza della Scala, moltissime persone sventolanti bandiere coi colori dell’arcobaleno – secondo gli organizzatori diecimila – si sono riunite per protestare contro la richiesta del ministero dell’interno ai sindaci italiani di non trascrivere più i certificati di nascita dei bambini con due madri o due padri. Di bambini ce n’erano parecchi, in piazza, sulle spalle o per mano dei genitori. Alcuni indossavano magliette o reggevano cartelli con sopra scritto: «È l’amore che crea una famiglia» e «Perché mi cancelli la mamma?» o, ancora, «Piantedosi, tu non sei mio padre, lascia in pace i miei». La scritta più divertente è di tre piccoletti sui cinque anni, fatta coi gessi colorati, su un grosso lampione: «Meloni cativa» e «Salvini cativo», con una «t» sola, in rosa. E un cuore con gli occhi. In piazza c’erano anche il sindaco di Milano Beppe Sala e la neosegretaria del Partito Democratico Elly Schlein, ma ha rubato loro la scena Francesca Pascale. A un becero che le si faceva sotto gridando: «Lei era già lesbica quando stava con Berlusconi?», ha risposto: «Non si rivolga a me con questo atteggiamento perverso e maschilista, e non mi metta le mani addosso, il suo alito dice già tutto». Le famiglie non tradizionali hanno già parecchi problemi in Italia, nelle cose quotidiane come firmare moduli e permessi scolastici, fino ai grandi temi riguardanti la custodia, i diritti e le responsabilità nel caso in cui uno dei genitori mancasse: è irrazionale e ideologico che si cerchi di creargliene altri, invece di proteggerle. Lo psicologo Matteo Lancini, presidente della Fondazione Minotauro, a chi gli chiede se il benessere dei bambini possa essere compromesso per il fatto di vivere con due padri o due madri risponde che quei bambini stanno come gli altri, se non meglio; e che una famiglia può essere disfunzionale anche se composta da madre e padre. Che un ricercatore, poi, non può essere ideologico, ma solo cercare di capire quali siano le necessità evolutive dei bambini. A occhio, essere amati e rispettati tanto dai genitori quanto dalla comunità sarebbe un buon inizio.