Vanity Fair (Italy)

STO PIENA DI PARE!

Così canta CLARA SOCCINI, in arte solo Clara, in Origami all’alba, la sua hit da milioni di stream. La riconoscet­e? È Crazy J nella terza stagione di Mare Fuori. In comune con il suo personaggi­o ha la musica. Che ha salvato entrambe

- di RAFFAELE PANIZZA foto ANTONIO DICORATO

Questa è una storia complicata, dove realtà e finzione si mischiano e si scambiano di posto, come poche volte è accaduto prima. Questa è la storia di Giulia, in arte Crazy J, che in un pomeriggio di sole entra nel penitenzia­rio di Mare Fuori 3 – la serie di culto targata Rai e Netflix – perché ha ammazzato un ciclista guidando drogata e sfuggendo da uno stupro. La prima cosa che dice è: «Tu cazzo c’hai da guardare?», rivolta a una guardia penitenzia­ria. La prima cosa che fa è infierirsi lesioni con un coltello, «perché guardare le mie ferite rimarginar­si mi piace».

La seconda, è rubare una canzone a uno dei personaggi più amati, Cardiotrap, e firmare un contratto discografi­co che forse la porterà al riscatto e al successo. La faccenda complessa, però, è che la canzone esiste davvero, s’intitola Origami all’alba ed è finita terza su Spotify per numero di stream e in cima a tutti i trend di Tiktok. La canta e l’ha scritta Clara Soccini (in arte soltanto Clara) insieme all’attore Matteo Paolillo, che nella finzione interpreta Edoardo e nella realtà ne ha inciso una versione anche lui, ma con molto meno successo: non un furto, ovvio, un sorpasso della vita e del fato quello certamente sì. E poi succede che Clara, che a

Crazy J dà il volto e le treccine, nella vita fa la cantante davvero: ha 23 anni, è nata a Travedona, Varese, ha già cinque singoli all’attivo e un tour nei club in partenza il 25/3. Odiatissim­a dai fan di Mare Fuori che non le perdonano l’inganno, è amatissima nella realtà, in una trasposizi­one allucinata di ruoli e di destini. E pronta, dopo anni incasinati, a guardare anche le sue ferite finalmente rimarginar­si.

Partiamo dall’inizio: come è arrivata l’occasione di Mare Fuori?

«Avevo pubblicato alcune canzoni, tra cui Bilico e Il tempo delle mele, però era un periodacci­o e non stavo bene con me stessa. Avevo troncato alcuni rapporti di amicizia che tenevo in piedi per la paura di star sola o avevo rovinato perché sono fatta così: quando il bene arriva, io lo scaccio e non lo so accettare. E insomma,

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