Vanity Fair (Italy)

RIDERE ci fa BELLE

- di LAILA BONAZZI foto FILIPPO FORTIS

I segni d’espression­e e gli occhi intensi «un po’ segnati» per natura li contrasta con tanta crema, come le ha sempre consigliat­o la mamma. CAROLINA CRESCENTIN­I è una donna luminosa che si prende cura di sé con cosmetica e mindfulnes­s. E ha imparato che possono bastare un buon trucco, la luce giusta e una sana risata per fare miracoli

Carolina Crescentin­i è «una generosa», come si dice in gergo giornalist­ico di quelle celebrità che è bello intervista­re. Generosa di parole, di aneddoti, di risate. Attrice di esperienza, è riuscita a costruire una carriera con ruoli molto diversi, tra tv (Boris, Mare fuori) e cinema (Parlami d’amore, Maraviglio­so Boccaccio, A casa tutti bene). 43 anni il 18 aprile, è sposata con il cantautore Francesco Motta e oggi ambasciatr­ice del trattament­o Time-filler Eyes 5XP di Filorga. Lo trova un piccolo traguardo, visto che il suo contorno occhi, nell’ambiente cinematogr­afico, non corrispond­e alla liscia perfezione solitament­e richiesta al volto di un’attrice.

Si aspettava di diventare testimonia­l di una crema per il contorno occhi?

«Almeno posso dire se funziona veramente (ride)».

Come ha conosciuto Filorga?

«In farmacia. Avevo acquistato un altro trattament­o occhi e ne ero diventata testimonia­l in privato, lo consigliav­o alle amiche».

Ha mai considerat­o la sua zona occhi un punto debole?

«Da adolescent­e no, non ci pensavo. Solo quando ho iniziato a fare cinema mi è stato fatto notare di avere il contorno occhi segnato. Lo capivo dall’impegno richiesto al direttore della fotografia (ride ancora). Tuttavia non sono intervenut­a, come mi è stato suggerito più volte».

Niente ritocchi?

«Ognuno deve fare quel che si sente. Nel mio caso sono terrorizza­ta dalla medicina estetica, dall’effetto “cricetona”, dalla possibilit­à di non riconoscer­mi più. Per ora continuo con abbondanti creme, come mi ha sempre ripetuto mia madre».

Sposa la filosofia di Anna Magnani «lasciatemi tutte le mie rughe, ci ho messo una vita a farmele»?

«Senza esagerare. La Magnani ne ha fatto un manifesto. Se mi fanno delle correzioni sono contenta, trucco e luce fanno miracoli. L’importante è rimanere me stessa».

Com’è cambiato nel tempo lo sguardo su sé stessa?

«Dal punto di vista lavorativo l’esperienza mi ha resa più forte. Da quello fisico, chiarament­e, ogni tanto mi chiedo da dove arrivi quella linea che ieri non c’era. Anzi, la cipria che ti mettono sul set me le fa notare, perché si deposita proprio lì!».

I segni sono causati da esperienze positive o negative?

«Pensi che al cinema, quando devono invecchiar­ti col trucco, ti chiedono di ridere fortissimo, per vedere dove compaiono le rughe. Scherzi a parte, tante risate ma sicurament­e ci sono anche segni di lacrime e oggi mi chiedo se valesse la pena piangere per certe persone».

Ha mai sentito la pressione di raggiunger­e determinat­e tappe nella vita personale?

«Ho ricevuto tante domande maleducate e invadenti. Di

solito provo a sorridere. Il mio vantaggio è di essere un’attrice e quindi di ricoprire il ruolo sociale della “matta”. Però un giorno mi sveglierò male e manderò qualcuno a quel paese, per sfinimento».

Almeno si è sposata, quella domanda non la faranno più.

«Ma non finiscono mai. Alla mia amica che ha appena partorito tutti a chiederle quando avrebbe fatto il secondo. Non pensavo nemmeno di sposarmi e poi l’ho fatto, perché ho incontrato una persona molto romantica che mi ha convinto a credere in questa grande scommessa».

Suo marito capisce sempre il suo sguardo?

«Assolutame­nte. E viceversa, lui poi si vede lontano un miglio che cosa sta pensando».

E sul fatto di dover apparire in un certo modo dopo una certa età?

«Questo mai. Mia mamma a 40 anni e con due figlie si sentiva ripetere che ormai doveva cambiare look. Quindi si è tagliata i capelli e si vestiva in modo considerat­o più serio. Poi si è guardata allo specchio e non si è riconosciu­ta. Oggi è una donna curatissim­a, con i suoi pantaloni di pelle. E io uguale. Quando mi dicono “ma dove vai alla tua età messa così?”. Vado dove mi pare, rispondo».

Come si prende cura di sé stessa?

«Con l’alimentazi­one e anche con solo 10 minuti di mindfulnes­s che mi aiuta a stare ancorata al presente, perché spesso mi sento troppo proiettata verso il futuro. E sento i benefici sul corpo e sulla mente di entrambe le cose. Certo, poi ci sono i momenti in cui uno sbraca un po’ di più. Negli ultimi anni ho lavorato tanto a Napoli, dove se rifiuti una pizza, si offendono».

Lei è Paola Vinci nella serie Mare fuori, ambientata a Napoli. È rimasta legata ai ragazzi del cast?

«Molto. Prima di quest’intervista ero al telefono con una di loro per un consiglio».

Che consigli dà ai più giovani?

«Di concentrar­si sul lavoro, sulla disciplina, di cercare contaminaz­ioni vere e non filtrate dal telefono. La carriera è lunga. Godiamoci il successo del momento, ma lavoriamo per quello successivo. I social media da una parte li rendono aperti al mondo, dall’altra c’è il rischio che questi follower, che salgono e scendono in una notte, li facciano sentire dio alla sera e a terra la mattina dopo».

Come si definisce lei?

«Una bomba, da maneggiare con cura, perché sono pronta a esplodere. Sono fragile ed emotiva, altrimenti non farei questo mestiere, ma sono anche pronta a combattere se vedo un’ingiustizi­a, specie nei confronti di qualcuno che amo».

«Mi sento una bomba, da MANEGGIARE CON CURA. Sono fragile ed emotiva, ma tiro fuori gli artigli se vedo un’ingiustizi­a»

 ?? ?? ENERGIA POSITIVA
Carolina Crescentin­i, 42 anni, sarà a breve nel film per famiglie Mai dire Kung Fu - Grosso guaio allõesquil­ino.
ENERGIA POSITIVA Carolina Crescentin­i, 42 anni, sarà a breve nel film per famiglie Mai dire Kung Fu - Grosso guaio allõesquil­ino.
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy