Prospettiva COSMICA
Se ancora non conoscete Jain, è tempo di rimediare. Il suo pop è colto, impegnato, e vorrebbe addirittura salvare il mondo
Ci salverà l’amore cosmico. Jain, nome d’arte di Jeanne Galice, ne è convinta ed è tornata per convincere tutti. «Viviamo un momento complicato», racconta dal suo studio di Parigi, «e ho voluto creare questa specie di bolla piena di poesia e di amore, talmente bella che nessuno potrebbe rifiutarsi di viverci». La «bolla» è il suo ultimo album, The Fool. Esce il 21 aprile e segna il ritorno, dopo quattro anni, della cantautrice francese. Trentun anni, cresciuta tra Emirati Arabi e Congo, con i primi due dischi ha scalato le classifiche di mezzo mondo, grazie anche alle hit Makeba e Alright. Nel 2019 è stata in tour in 15 Paesi, tra Europa, Asia e America; poi ha deciso di fermarsi.
Perché?
«Volevo prendermi del tempo per me e per la mia musica. Dopo è arrivata la pandemia: mi sono rintanata a Marsiglia. Lì avevo solo la chitarra e la mia voce. Ho ascoltato a ripetizione i vecchi vinili di mia madre: Kate Bush soprattutto, ma anche David Bowie, Joan Baez, Stevie Nicks e tutti pezzi iconici degli anni ’70. C’è un momento in cui dai molto e poi deve essercene uno in cui prendi. Io ho riscoperto la libertà e la freschezza della quiete».
Adesso è pronta per dare di nuovo?
«Sì, assolutamente. Per me
The Fool è una storia d’amore, un nuovo inizio come donna. Uno dei brani centrali è Maria che celebra l’innamoramento in tutti i sensi, la possibilità di lasciarsi trasportare in un viaggio. Un’altra canzone, Save the World, parla invece di come salvare il mondo perché vorrei farlo davvero: l’ho scritta, però, da un’altra prospettiva, direi una prospettiva cosmica, come se fosse una specie di conversazione tra le stelle. Sono Marte e Giove che vorrebbero salvare la nostra Terra».
Ogni pezzo è abbinato a una carta dei tarocchi.
«Sono molto legata ai Tarocchi di Marsiglia, che secondo alcune versioni sarebbero stati inventati proprio in Italia. Mia madre li ha sempre letti per me da quando avevo tre anni, anche mia sorella maggiore sa farlo. Sono una parte importante della mia vita. Mi piace che ogni carta abbia più significati, persino quella della “morte”: nei tarocchi indica sia la fine sia un nuovo inizio».
Come immagina il ritorno sul palco?
«Ho fatto live e non sui social, quindi il palco mi è mancato tantissimo in questi anni. Quello che mi piace di più è fare ballare il pubblico, regalargli una bella serata. Quest’estate parteciperò a diversi festival, mentre il tour partirà in autunno. Lo immagino come uno spazio, tra i momenti di caos quotidiano, d’ispirazione».