IL GIARDINO DEL LAZAROUN
A SANT’ARCANGELO DI ROMAGNA CONTINUA ALL’APERTO UN’ ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE CHE RISALE AL 1800, CON ALCUNE NOVITÀ CULINARIE
C’è un borgo medievale , a soli 10 km da Rimini, dove ci si ritrova in un’atmosfera fuori dal tempo. È Santarcangelo di Romagna, disteso sui pendii del Colle di Giove, e luogo famoso anche per la sua autentica cucina romagnola, di cui genuino portabandiera è il ristorante Lazaroun. La sua storia risale al 1800, come “Osteria della vite” e, oggi come allora, esso si trova in un palazzo quattrocentesco a ridosso dell’antica cinta muraria. Attenti restauri ne hanno fatto riemergere i muri di pietra , i pavimenti in cotto, e le grotte tufacee, particolarità del sottosuolo santarcangiolese, un tempo forse luoghi di culto. Ma tornando alle vicende di questo storico locale, esso cambia più volte nome e proprietari: ai primi del ‘900 è “L’usterì ad Brudet”, soprannome della famiglia Lepri, che lo gestisce a lungo, fino a quando nel 1965 viene rilevato dagli Ioli. Il nuovo nome, Lazaroun, è in memoria del nonno, un personaggio gaudente e simpatico, un po’ mascalzone, meritatosi tale nomignolo. La famiglia dell’attuale proprietario e sommelier del locale, Roberto Lazzaretti, la cui mamma già lavorava nella cucina della trattoria, subentra nel 1984. Comincia così una nuova storia, in cui la tradizione si “veste di nuovo”, portando un tocco di moderna creatività nei piatti antichi. La gastronomia romagnola e le materie prime di qualità rimangono alla base di ogni piatto, a partire dall’incredibile scelta di salumi e di carni locali, cotte al barbecue a vista, servite in deliziose tagliate, o magari preparate, come il controfiletto di manzo, “in crosta di sale di Cervia”. Indimenticabile la pasta fatta in casa, fra cui i passatelli, serviti sia “in brodo” sia “al ragù bianco di vitello ed asparagi”, o i meravigliosi “Gnocchetti tricolori al formaggio di fossa di Sogliano”. Il menu, ricco anche di golosi dessert, si gusta in ambienti pieni di suggestione: sale con sinuose arcate, dai muri di pietra e mattoni a vista, travi di legno al soffitto, ai muri tele e poesie di Tonino Guerra, grande figlio di Santarcangelo. E, novità di quest’anno, tanto più piacevole in epoca di Covid, il “Giardino nel Giardino”, incantevole terrazzo sul borgo.
RISTORANTE LAZAROUN
VIA DEL PLATANO 21, SANTARCANGELO DI ROMAGNA, TEL. 0541624417, WWW.LAZAROUN.IT. ORARIO: TUTTI I GIORNI (TRANNE IL GIOVEDÌ) DALLE 12,30 ALLE 14,30 E DALLE 19,30 ALLE 22,30. A PARTIRE DA 35 EURO, MENU 45 EURO BEVANDE ESCLUSE.