Villa sotto la pineta a Saint Tropez
UNA RESIDENZA A SAINT-TROPEZ, FIRMATA DALLO STUDIO SUDAFRICANO SAOTA, CATTURA LA LUCE SCINTILLANTE DELLA COSTA AZZURRA
TANTA LUCE NATURALE IN CASA E VITA ALL’ARIA APERTA, I PRINCIPI ALLA BASE
DEL PROGETTO
Da un lato, una padrona di casa con le idee chiare: vivere il più possible all’aperto e avere uno specchio d’acqua a portata di mano, visto che si costruiva sulle colline dietro a Saint-Tropez e raggiungere il mare, con i pigri ritmi di vita dell’estate, non è sempre un’idea allettante. E poi la casa doveva emergere dalla pineta di pini marittimi che la circonda ma allo stesso tempo esaltare e apparire protetta da questa sorprendente cornice di alberi. Dall’altro, un grande studio di progettazione con sede in Sudafrica che però costruisce quasi ovunque nel mondo, grazie alla capacità di cogliere qualcosa del genius loci e di reinterpretarlo con una visione cosmopolita.
“La signora è un’amante dell’architettura e del design e ci siamo capiti subito – dice a Ville&Casali l’arch. Stefan Antoni, direttore di Saota ( www.saota.com). Quello che ci ha impegnato parecchio è stato il layout degli interni, che aveva in alcuni casi delle regole dettate dalle straordinarie ampiezze. Le Pine (è il nome della villa) è la nostra seconda residenza a SaintTropez per lo stesso cliente. In quella precedente, i proprietari avevano già sperimentato che il progetto era consono al loro stile di vita. Così, trovato un terreno adatto per una villa più grande, si sono rivolti ancora al nostro studio. La collaborazione allo sviluppo del lavoro con loro è stata importante, ma l’idea di base della luce e della vita all’aperto è rimasta la stessa.”
Il risultato è una grande casa di vacanza in Costa Azzurra come interpretazione moderna dell’architettura tradizionale residenziale della Riviera, libera da restrizioni stilistiche e colore locale.
Il sito, lungo e stretto, si affaccia a sud su una radura boscosa. "Quando siamo arrivati qui la prima volta - continua Antoni – ci siamo accorti che guardando in alto si era come sotto un’incredibile tettoia di chiome di alberi.” “Il primo obiettivo è stato quello di massimizzare la percezione e l’apertura dello spazio” - conferma Philippe Fouché, architetto capoprogetto. “Così abbiamo creato grandi aree esterne coperte, che danno l'impressione che gli interni si protendano verso il fuori e consentono alla brezza estiva e alla luce di fluire liberamente negli spazi”.
La piscina, in posizione centrale, scende a cascata su un'inclinazione che la collega con la vasca principale, accentuando il senso prospettico e lo sviluppo longitudinale della proprietà. La casa è disposta su due ali rettilinee laterali che abbracciano una corte centrale. La zona notte occupa un'ala e il livello superiore dell’altra, mentre la cucina e la sala da pranzo sono al piano inferiore. Alla suite principale si arriva con una scala che parte dal grande volume a doppia altezza tra le due ali che ospita l’area living, coperto da un soffitto in cemento
con una finitura grezza che ricorda la texture del legno ed è caratterizzato da una forma ad onda che conferisce un senso di grandiosità agli interni. Una soluzione che contrasta nettamente con la geometria lineare delle ali e ha un ruolo strutturale, consentendo una campata di 12 metri senza colonne.
Oltre la grande porta a battente, lo spazio dedicato al living è sorprendentemente luminoso. Finestrature e aperture incorniciano varie viste del giardino, integrando ulteriormente indoor e outdoor. I prestigiosi materiali delle finiture interne giocano sul contrasto: al cemento grezzo del soffitto si contrappone il rivestimento in marmo scuro sulle pareti posteriori, che accentua il senso della profondità e si stacca dai pavimenti in travertino e dalla pietra più chiara utilizzata sulla parte anteriore della casa. L’arredamento, elegante ma semplice, è stato curato da Libre Architecture Concept prediligendo forme classiche, tinte neutre e materiali naturali come i tessuti che rivestono divani e poltroncine.