I VIGNERON PIÙ INNOVATIVI
Dal Barbera dei Gonzaga alla Malvasia di Sgorbati e ai vini frizzanti di Ferrari e Perini un ventaglio di eccellenze
Ad Agazzano, nella Val Luretta, è possibile degustare un ottimo vino di un discendente dei Gonzaga, attuale proprietario del castello, e ammirare la fortezza del 1200, struttura articolata su due edifici, in origine uniti da un ponte levatoio e oggi circondata da un giardino alla francese dei primi anni del 1800. Nel 2003 Gian Lodovico Gonzaga recupera le storiche cantine, un vecchio vigneto di oltre tre ettari, ai piedi della proprietà, e riprende la produzione di vini, in particolare di Gutturnio e Barbera in diverse versioni, fra cui la rosè denominata BB (Bevi Barbera). L’ex fortezza fa parte del circuito dei castelli del Ducato di Parma e Piacenza ( www. castellidelducato.it), è visitabile da marzo a novembre, e ha anche disponibile una suite emozionante, con letto a baldacchino, di nome Eleonora.
Nella Val Tidone, uno dei maggiori produttori e innovatori di vino della tradizione è Enrico Sgorbati, patron di Torre Fornello, a Ziano Piacentino ( www.torrefornello.it ), con 61 ettari di vigna. Nel 1998 ha ristrutturato l’antica azienda di famiglia e lanciato 27 tipi di vini differenti, fra cui l’eccellenza: Una Malvasia Doc, l’unico vino bianco entrato nella classifica Wine Spectator dei 90 migliori al mondo (solo 1000 bottiglie l’anno). La produzione globale tocca le 350mila bottiglie annue, di cui l’80 per cento è venduto all’estero.
In Val Trebbia, al Poggiarello, azienda agricola nata nei primi anni
Ottanta dalle famiglie Ferrari e Perini e che fa parte di F&P Wine Group (http://ilpoggiarello.fpwinegroup.it/ ), sulla valle che guarda verso il mare, lo scorso giugno è stato inaugurato il bistrot (fino a metà settembre) nella parte esterna, dove ammirare un tramonto memorabile e gustare vini indimenticabili, raccontati con passione e competenza dal sommelier Fabio Boni. Solo quest’azienda produce circa 300mila bottiglie su vigneti ecosostenibili, fra Ortrugo, Gutturnio, Sauvignon, Cabernet, Pinot nero, Barbera, Malvasia e Chardonnay. Il fiore all’occhiello sono “Gli Spaghi”, un brand e una tecnica che serve a contenere la pressione dei vini frizzanti.