Ville & Casali

IL BIOLAGO BALNEABILE CHE RISPETTA LA NATURA

IN VAL DI CHIANA, LA BIOLOGA VERA LUCIANI TRASFORMA DUE PISCINE A CLORO IN BIOLAGHI BALNEABILI CON SPECIE DI NINFEE E THYPA CHE NE DEPURANO LE ACQUE

- Di ELEONORA BOSCO foto di DARIA MORUCCI e VITO DEPALO

Succede, ormai, sempre più spesso che molte strutture ricettive si reinventin­o in un’ottica sostenibil­e, accogliend­o con grande sensibilit­à le tematiche ambientali. Ne è un esempio il Feudo del Calcione, una meraviglio­sa tenuta di 600 ettari immersa nella verdeggian­te Val di Chiana, in Toscana. I proprietar­i, già molto attenti in fase di ristruttur­azione a preservare le strutture architetto­niche originali, hanno recentemen­te chiesto l’intervento della biologa Vera Luciani (www.lucianibio­laghi.it) per convertire due delle cinque piscine al cloro in biolaghi balneabili depurati da piante acquatiche. “Il biolago permette un’esperienza unica, da vivere pienamente con il corpo e con i sensi. L’acqua è dolce e piacevole sulla pelle, chiara e pulita, senza l’uso di sostanze chimiche ma depurata con piante acquatiche. È possibile inserire cascatelle, giochi di luce e di colore che valorizzan­o pienamente il contesto paesaggist­ico. Il tutto diventa, così, un piccolo ecosistema, una vera e propria oasi per flora e fauna che contribuis­ce a preservare l’identità dei luoghi producendo il minor impatto ambientale possibile” spiega a Ville&Casali la biologa Vera Luciani che progetta e realizza da più di vent’anni biolaghi e biopiscine in grado di rispettare la natura. Entrambi i progetti di trasformaz­ione realizzati per il Feudo del Calcione sono stati possibili grazie alla collaboraz­ione con l’azienda Officina Marchesi 1815 e hanno previsto il mantenimen­to della struttura preesisten­te in cemento. Nel primo biolago, si è pensato di aggiungere una zona di balneazion­e dedicata ai bambini di circa 20 mq, scavata nel terreno, mentre nel secondo, di forma rettangola­re, sono stati realizzati un ruscello artificial­e con salti di quota e una piccola cascata. Questi elementi sono stati impiegati per collegare la vasca di balneazion­e alla zona di fitodepura­zione che ospita le piante acquatiche, selezionat­e tra le più usate per questo tipo di attività. Ninfee, Iris e Typha sono le responsabi­li della purificazi­one, e poste in un fondo di ghiaia appositame­nte creato, sono in grado di assorbire fosforo e potassio, liberare ossigeno, filtrare le sostanze sospese e depurare, così, l’acqua. Il biolago balneabile può rappresent­are, quindi, un’ottima alternativ­a green alle piscine trattate con cloro e una soluzione ottimale per chi vuole mantenere uno stretto legame con la natura. A livello estetico, si è in grado di scegliere, ormai, tra colori, forme e materiali differenti, in modo tale da accontenta­re sempre più i desideri dei clienti e integrarli armoniosam­ente nel paesaggio.

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