ANDARE IN E-BIKE TRA I BORGHI DELLA VALDICHIANA
Il sentiero della Bonifica tra Arezzo e il lago di Chiusi permette di scoprire un territorio unico e paesini incantevoli, come Lucignano
Non è un caso se Lucignano, in provincia di Arezzo, è borgo con un doppio riconoscimento: Bandiera arancione del Touring Club Italiano dal 2005 e, dallo scorso gennaio, annoverato fra i “Borghi più belli d’Italia”. In sintesi: un paese con elevati standard di qualità della vita, eccellenze ambientali e gastronomiche. Fu qui, fra l’altro, che il regista Mario Monicelli girò “Le due vite di Mattia Pascal”, con Marcello Mastroianni. Siamo nella Valdichiana aretina, valle di origine alluvionale dell’Italia centrale che si estende nella provincia di Siena, sempre in Toscana, e si prolunga fino a Perugia e Terni, in Umbria. Il sindaco di questo borgo gioiello, a 400 metri di altitudine, ci accoglie nella sala consiliare in cima al paese (dopo averci mostrato l’Albero d’oro nel Museo comunale: reliquiario di 2 metri e 60 in rame dorato, che proviene dalla Chiesa di San Francesco), dal caratteristico impianto urbanistico medievale fatto ad anelli concentrici, come se si avvolgesse su se stesso. “Puntiamo su un turismo di qualità, rispettoso del folclore e dei prodotti del borgo – esordisce Roberta Casini al suo secondo mandato, in scadenza nel 2024 – in espansione dal punto di vista ricettivo e occupazionale. Ci sono già 65 strutture ricettive a conduzione familiare, fra case vacanza e b&b, ma il piano di sviluppo urbanistico prevede anche due alberghi”. Uno con 50 camere a cura dell’investitore russo titolare della Diakont Srl, azienda meccanica di precisione, che si trasferirà qui da Arezzo nella primavera del 2021: 3.000 metri quadri per la ricettività e 1.500 di residenze; inoltre, dal recupero di un immobile del 1800 nel centro storico saranno ricavati, sempre nel 2021, una decina di appartamenti, e un piccolo centro
per eventi con piscina”. Turismo e sviluppo economico a braccetto dunque; è così che un borgo si ripopola e valorizza. Nell’area di Lucignano è stato anche approvato l’ampliamento della Svi Spa, azienda di produzione di macchine di manutenzione delle rotaie ferroviarie, con circa 160 dipendenti e l’assunzione prevista di altri 40 sempre il prossimo anno. “Lucignano è inoltre capofila di undici Comuni della Valdichiana aretina e senese del progetto d’iscrizione nel registro del Paesaggio storico della Bonifica Leopoldina, strumento importante di sviluppo del territorio che
aprirebbe la strada ai riconoscimenti Fao e Unesco” auspica il sindaco. In effetti, le trasformazioni operate dalle comunità locali grazie alle opere d’ingegneria della bonifica hanno formato un paesaggio rurale unico nel suo genere, attraverso l’importante rete idraulica, principale e secondaria, che contraddistingue anche la forma degli appezzamenti. E uno degli itinerari da non mancare è proprio il Sentiero della bonifica, 60 km da Arezzo fino al lago di Chiusi, “percorso naturalistico da compiere preferibilmente in e-bike” spiega l’esperto naturalista locale Valeriano Spadini. “È alla portata di tutti, perché in pianura, e ha diversi punti di sosta per noleggiare le bici, con collegamenti anche con Cortona. Un tour nella natura per ammirare i centri abitati di Monte San Savino, Foiano, Lucignano stesso.
Non solo- conclude Spadini, “nella parte nord occidentale del borgo ci sono diversi sentieri spettacolari del Cai (Club Alpino Italiano), come il Parco naturale del Calcione, zona di pregio ambientale e naturalistica, il cui picco tocca i 530 metri di altitudine. Un’ esperienza indimenticabile fare trekking in mezzo alle vigne fino al castello, che sta sviluppando anch’esso ricettività.