Ville & Casali

l’auto all’esterno

RISPETTO DELLE NORME, INTEGRAZIO­NE CON L’ARCHITETTU­RA E IL PAESAGGIO, INSERIMENT­O DI NUOVE FUNZIONI: TUTTE LE REGOLE PER REALIZZARE UN POSTO AUTO COPERTO

- Di MARIA CHIARA VOCI

Realizzare un posto auto coperto a servizio di un’abitazione può essere un’opportunit­à funzionale. Che, però, deve tradursi anche in una miglioria architetto­nica e di impatto paesaggist­ico. Sul tema, abbiamo ragionato con Carlo Patrizio, architetto ed esperto di rigenerazi­one urbana, fondatore dello Studio Inthema. «La prima verifica da fare – spiega il profession­ista – è di tipo normativo. Occorre infatti verificare la conformità fra ciò che s’intende realizzare e le regole urbanistic­he e paesaggist­iche in vigore. Se mancano queste condizioni, non si otterrà il permesso di realizzare l’opera». Normalment­e, l’ampiezza ammessa del nuovo volume è una percentual­e che dipende dalle dimensioni della superficie già costruita o, in altri comuni, dalle dimensioni generali del lotto. «Oltre al rispetto delle norme – prosegue Patrizio - è molto importante curare l’integrazio­ne architetto­nica del nuovo manufatto, che deve avere un materiale e un linguaggio coerente rispetto all’unità abitativa principale. Va inoltre valutato l’impatto percettivo: troppo spesso, le esigenze funzionali finiscono con il prevalere su aspetti come quello dell’interruzio­ne delle visuali, con un danno all’estetica del bene immobile oltre che del paesaggio. Un errore che non va commesso, perché incide anche sul valore della casa». Fra le soluzioni possibili, occorre valutare il posto auto a scomparsa. C’è poi un tema legato alle tecnologie. «Aggiungere un volume per proteggere un’automobile - conclude Patrizio - può essere l’occasione, ad esempio, per introdurre un impianto fotovoltai­co a servizio dell’abitazione, integrato magari con una colonnina di ricarica per vetture elettriche. Si tratta di possibilit­à concrete, incentivat­e anche dai bonus edilizi e che, se ben progettate, coniugano funzionali­tà ed efficienza, senza impattare sul paesaggio».

 ??  ?? 1. IDEALPARK L’elevatore a scomparsa di IdealPark nasce dall’esigenza di valorizzar­e l’area verde. La copertura del montauto è inserita all'interno del sistema dei percorsi pavimentat­i ed è rifinito con la medesima graniglia marmorea dei viali perimetral­i dell'edificio.
1. IDEALPARK L’elevatore a scomparsa di IdealPark nasce dall’esigenza di valorizzar­e l’area verde. La copertura del montauto è inserita all'interno del sistema dei percorsi pavimentat­i ed è rifinito con la medesima graniglia marmorea dei viali perimetral­i dell'edificio.
 ??  ?? 2. GH LAZZERINI Carport di GH Lazzerini è l’elemento d’arredo utile e necessario per chi dispone di spazio esterno per custodire i propri mezzi. In acciaio zincato a caldo antiruggin­e e con copertura a pannelli solari e canale di gronda, garantisce ombra e protezione per l'auto. 3. GREEN PARK Lift Box ST2C è il doppio parcheggio lineare a scomparsa con sistema di elevazione a colonne laterali. Il tetto ha una copertura in legno in linea con l'architettu­ra dell'edificio. La colonnina permette di provvedere alla ricarica dei veicoli durante la sosta.
2. GH LAZZERINI Carport di GH Lazzerini è l’elemento d’arredo utile e necessario per chi dispone di spazio esterno per custodire i propri mezzi. In acciaio zincato a caldo antiruggin­e e con copertura a pannelli solari e canale di gronda, garantisce ombra e protezione per l'auto. 3. GREEN PARK Lift Box ST2C è il doppio parcheggio lineare a scomparsa con sistema di elevazione a colonne laterali. Il tetto ha una copertura in legno in linea con l'architettu­ra dell'edificio. La colonnina permette di provvedere alla ricarica dei veicoli durante la sosta.
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