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GIAN PAOLO VENIER AMA MESCOLARE GLI STILI E I MATERIALI PER UN DESIGN POSITIVO
“I PREFER TO THINK ABOUT FUTURE PROJECTS” GIAN PAOLO VENIER LOVES TO BLEND STYLES AND MATERIALS FOR A POSITIVE DESIGN
Appassionato viaggiatore, Gian Paolo Venier, interior e product designer con studio a Milano è alla costante ricerca di atmosfere lontane per contaminare il suo "vocabolario progettuale”. Vanta nel suo curriculum diverse collaborazioni in vari settori: è art director di Airnova, Mary&by MIA Collections, Abitex e Siru Lighting. “Ricerco la semplicità: mi piace immaginare che gli oggetti concorrano a costruire scenari ambientali che influiscano sul nostro stato d’animo – spiega a Ville&Casali –. La ricerca di un’atmosfera gioiosa è un punto certo da cui partire!” Venier ammira i contrasti che costruiscono nuovi equilibri.
“Adoro la presenza di un elemento di disturbo, umanizzante” sottolinea. Ama, infatti, mescolare tutti i materiali come ingredienti di una ricetta: l’esercizio è proprio quello di utilizzarli al meglio, comprendendone la natura e le loro possibilità.
“Mi piace tutto ciò che è plasmabile, trasformabile. La materia esercita su di me un influsso magnetico irresistibile, quasi un istinto a reagire – aggiunge –. Il fascino di questo lavoro è anche entrare in sintonia con le maestranze, comprendere il senso delle lavorazioni e spingere verso la sperimentazione”.
Ogni occasione di collaborazione è fonte di nuovi stimoli di lavoro. Venier crea rapporti molto longevi con le aziende con cui lavora: ciò gli permette di condividere percorsi professionali e di far nascere spontaneamente anche rapporti personali, basati sulla fiducia reciproca. “Qualche anno fa, un cliente ha insistito per fare in fiera un allestimento di prodotti che mi sembrava azzardato e non adatto al contesto” – ricorda –. Appuntando i miei dubbi e le necessarie correzioni, ho lavorato al progetto e seguito l’allestimento. Ero così preoccupato che non ho voluto presenziare all’apertura prevedendo un disastro… ma per quell’azienda invece è stata la migliore fiera di sempre! È stato l’anno della svolta: avevo sottovalutato la sua preparazione!”
Venier non ha un prodotto al quale si sente particolarmente legato e spiega: “Tendo a guardare al futuro, sempre. È il mio modo di essere. Il mio pensiero preferisce andare ai prodotti che sono ancora scarabocchiati nel mio quaderno o dentro un cassetto, quelli che non hanno ancora visto la luce. Quelli sono i miei preferiti, quelli in cui mi piace indugiare con il pensiero”.