I TELAI SCOMPAIONO E IL VETRO DIVENTA LA FORZA ESPRESSIVA DELLA PARETE, ANNULLANDO LE DISTANZE TRA ESTERNO E INTERNO
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Di FRANCESCA CORSINI
Giardino, terrazzo, panorama: sono gli elementi che possono ispirare la voglia di grandi finestre senza telaio. Si creano così aperture che consentono di fondere l’ambiente esterno con l’indoor, dando vita a spazi aperti privi di ostacoli e di apprezzare da fuori le linee di un edificio senza le interruzioni dei montanti, che di solito caratterizzano le finestre. Un tempo l’eccessiva dispersione di calore, lo scarso isolamento, la fragilità e la difficoltà di manutenzione, limitavano a scopi artistici l’impiego di infissi senza telaio. Cosa è cambiato? «Gli svantaggi sono ormai superati dalla tecnologia: profili sottilissimi, in alluminio o rinforzati con fibra di vetro, sono in grado di sorreggere efficacemente finestre molto grandi e solide, salvaguardando le prestazioni energetiche – spiega l’architetto Paolo Danelli, titolare dello Studio DAP di Milano –. Il grande passo in avanti è legato soprattutto al vetro che è sempre più performante, tanto che va scelto anche in base all’orientamento e al clima». C’è uno stile di edifici che predilige l’uso di ampie vetrate senza cornici? «La finestra frameless rappresenta una dimensione tecnologica, il muro una dimensione ancestrale e artigianale. Il punto di contatto tra questi due mondi deve tradursi in forza espressiva e funzionale. Soglie e davanzali, ad esempio, sono alcuni elementi che possono essere declinati per creare questa relazione formale e materiale».