Un’oasi di pace sul lago Trasimeno
A CASTEL RIGONE, UN GIARDINO SU PIÙ LIVELLI, AVVOLTO DA PROFUMI E BELLE FIORITURE, SI RICONNETTE CON IL BOSCO E IL SUO SILENZIO
La strada bianca si snoda tra pendii scoscesi e densamente boscati, oltrepassando la chioma di un grande Quercus cerris e arrivando al cancello di ingresso di una splendida proprietà di 120 ettari immersa nella natura. Da qui, si gode una vista mozzafiato sulle colline umbre di Castel Rigone, un piccolo borgo di 400 anime a pochi passi dal Lago Trasimeno. Era tutto ciò che la proprietaria della tenuta Casavalle aveva sempre desiderato, un sense of place da tempo ricercato. Questo piccolo angolo di paradiso avrebbe dovuto rappresentare un’oasi di pace e quiete dopo i frequenti viaggi di lavoro in giro per il mondo. “Il giardino principale di tre ettari si trovava in stato di abbandono da diversi anni, la vegetazione si era impadronita dei casolari abbandonati. Al momento del nostro arrivo, il cantiere edile era già iniziato da qualche mese, ma il progetto del verde non era mai stato affrontato. Come prima attività abbiamo quindi predisposto un piano di salvaguardia delle alberature esistenti, alcune molto belle e tutte retaggio di vecchi boschi” racconta a Ville&Casali Federico Ratta, paesaggista dello studio di landscape design bolognese Frassinago (www.frassinago. com) che ha sfruttato la naturale pendenza del terreno per creare un percorso reale e immaginario di scoperta del giardino. Dalla parte più alta si scende fino alla grande esplanade panoramica che spazia verso il paesaggio e alla zona piscina, completamente circondata da una vegetazione abbondante dai toni blu, viola e rosa, i colori preferiti della proprietaria.
Il profumo intenso della lavanda e la bellezza dei fiori di Pennisetum orientale “Karley Rose” fanno mostra di sé da giugno a ottobre, ondeggiando al soffio del vento e creando un piacevole contrasto con il mosaico di rivestimento della piscina ocra/ marrone, scelto insieme all’architetto Laure Perrin che si è occupata della ristrutturazione del casale.
L’idea progettuale si è orientata verso due direzioni. Da una parte era di fondamentale importanza ricucire il rapporto visivo con il bosco circostante inserendo giovani specie di carpini e aceri campestri e dall’altra si voleva creare uno spazio verde accogliente, ricco di angoli caratteristici e profumati. “La sua estensione ci ha permesso di suddividere il terreno in spazi funzionali dedicati alla convivialità, come l’angolo pranzo a bordo piscina e il piccolo salotto davanti alla casa privata. La proprietà è molto grande, quindi il progetto è sempre in continua evoluzione. Il prossimo obiettivo sarà quello di rendere energicamente efficiente e sostenibile la proprietà, dando vita a una zona dal sapore agricolo, in cui inserire un ampio frutteto e un oliveto”, spiega Ratta che tiene conto nella progettazione anche dell’idea della proprietaria di far diventare il parco una galleria di opere d’arte a cielo aperto. La prima scultura, posizionata in un ampio angolo del prato centrale rivolta verso l’incredibile panorama, era composta da una serie di colonne provenienti da una galleria di Beirut, che sottolineavano il passare del tempo e delle ore, come una meridiana.
È UN PICCOLO ANGOLO DI PARADISO DA CUI SI GODE
UNA VISTA MOZZAFIATO