UN LIBRO PER SAPERNE DI PIÙ
Dal Gallo Nero al tonno del Chianti
La distanza tra Firenze e Siena basta appena per contenere uno zibaldone: “Il Chianti dalla A alla Z”, di Enrico Fiori, edizioni Sarnus. Storie di paese che profumano di ribollita e serate sotto la luna addolciti da cantuccini inzuppati nel Vinsanto, visite a castelli merlati e a borghi vivi di aneddoti esilaranti. Il Chianti a strati, raccontato da uno scrittore non può avere il format di una guida turistica e neanche di un ricettario benché accuratissimo e in ordine alfabetico. Si legge piuttosto come un romanzo popolare ricco di storia e storie (per es. Chi era il Barone di Ferro?) dove uno dei protagonisti è il “Gallo Nero” con la leggenda della singolare sfida tra Firenze e Siena consumata al canto del gallo appunto, quando i due cavalieri, incontrandosi a metà strada, risolsero la spinosa questione dei confini, in buona sostanza vinta dall’antica Fiorenza. E il tonno del Chianti, famosa ricetta che è entrata nel menu dell’Orient express? Il pesce non c’entra, ma la mancanza di frigoriferi, a quel tempo, sì. Per conservare la carne del maialino si impastava al sale marino e si lasciava marinare per giorni. La carne assumeva così un colore nocciola e una consistenza simile a quella del tonno.