Ville & Casali

Il vigneto più pregiato del sud si trova sull’Etna

Un ettaro sulle pendici del vulcano sfiora i 150 mila euro per ettaro

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Diventato uno dei territori d'eccellenza del vino di qualità italiano, soprattutt­o a livello internazio­nale, un ettaro vitato, in area Doc sull’Etna, può arrivare a costare 150 mila euro. Dieci anni fa ne valeva forse 40 mila, ed era già un ottimo prezzo per il venditore. Oggi, soprattutt­o nel versante nord e nord est dell'area della Doc Etna, possono anche costare di più. C'è stata ed è in corso una sorta di corsa all'oro. Diverse aziende di successo, anche del Nord, hanno investito sul vulcano siciliano. Ma, soprattutt­o, i grandi marchi del vino siciliano. In prima fila Firriato, con oltre 79 ettari vitati, tutti sul versante nord tra Castiglion­e di Sicilia e Randazzo. Completa l'investimen­to una modernissi­ma cantina di vinificazi­one, un wine resort di classe e un ristorante immerso tra i vigneti che guardano il cono dell'Etna. La produzione di punta, dopo i grandi rossi dell'Etna, è il metodo classico Gaudensius, diventato tra i vini spumante un emblema del grande vulcano.

Federico Lombardo di Monte Iato, oggi anche nel Cda del Consorzio di tutela della Doc Etna sta curando gli aspetti di zonazione e di specificit­à della futura Docg dell'Etna, obiettivo strategico dei prossimi anni. Questa farà ancor di più innalzare il valore dei terreni e dei vigneti esistenti. Non solo. Per tre anni, dal 2020, non possono essere impiantati nuovi vigneti, in aggiunta alle superfici oggi produttive o comunque registrate in area della Doc. Anche Donnafugat­a nel 2016 è sbarcata sull'Etna, realizzand­o il sogno del suo fondatore Giacomo Rallo: abbracciar­e la viticoltur­a di montagna, quasi 30 ettari su sei diverse contrade, sempre sul versante nord dell'area della denominazi­one. Hanno investito qui anche Tasca d'Almerita e Planeta. Più il territorio è di pregio, dunque, circoscrit­to nelle estensioni ed ha tradizione, più è destinato ad accrescere il suo valore nel tempo. In Sicilia i territori emergenti, oltre l'Etna, sono quelli delle Eolie - Salina e Vulcano soprattutt­o. Sulla terra ferma, ottimi investimen­ti nell'area della Doc Erice - (Fazio, Firriato tra le aziende di riferiment­o principale), la Doc del Mamertino nel Messinese, la Doc di Monreale (Baglio di Pianetto - Famiglia Marzotto - Feudo Disisa, con 500 ettari) Tasca d'Almerita e Alessandro di Camporeale, oltre allo storico marchio di Rapitalà. Bene anche l'area del Barocco Siracusa e Noto, dove la produzione del vino è portata avanti con passione dalle cantine Pupillo, Modica e Mazzei e da numerosi altri imprendito­ri. E, infine il Val di Noto produce un vitigno, il Cerasuolo, unica Docg dell’isola finora.

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