Ville & Casali

Le strade del vino “Erice”

Il presidente Craparotta spiega come rilanciare una risorsa sottovalut­ata

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La zona di produzione delle uve impiegate per la produzione dei vini a denominazi­one di origine controllat­a “Erice”, ricade nella provincia di Trapani e comprende i terreni vocati alla qualità di tutto il territorio del comune di Buseto Palizzolo e parte dei territori dei comuni di Erice, Valderice, Custonaci, Castellamm­are del Golfo, Paceco e Trapani. Del progetto nato nel 2005 ne parliamo con l’attuale presidente Salvino Craparotta, un produttore di vini biologici innamorato della sua terra ma molto rigoroso davanti alle problemati­che del comparto: “Non vedo un futuro roseo – dice a Ville &Casali, se non si mettono in campo nuove politiche di promozione.

Molti produttori hanno dato forfait e vendono i loro appezzamen­ti a meno di 30mila euro a ettaro. E questo- spiega Craparotta- perché manca il mercato finale e la resa economica è scarsa. Pensi che un quintale di uva da noi si vende a 25mila euro contro i 150mila della media nazionale. La mia ricetta? Investire nel turismo e canalizzar­e il prodotto. Un volano potrebbe essere il nuovo Campus – aggiunge – ovvero l’Istituto tecnico di Erice Vetta, dove si stanno formando giovani che intendono lavorare nel settore del vino e, si spera, disposti a rilevare i nostri vigneti”.

Tra gli associati delle Strade del vino Erice doc, oltre alla Retablo di Craparotta, nelle magnifiche campagne di Salemi, ci sono Le Cantine sociali Avanti, Firriato che ha anche investito nell’Etna, Fazio e Terre di Giafar. Complessiv­amente 1.200 ettari di superficie vitata.

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