Vinile Monografie

STESSA SPIAGGIA STESSO MARE

- Vito Vita

ITALDISC, 1963

Stessa spiaggia stesso mare / Stranger Boy / Mi guardano / Qué no, qué no! / Non piangerò / Sì, lo so / La ragazza dell’ombrellone accanto / Dindi / Ollallà Gigì / Chega de saudade / A volte / Eravamo in tre

L ’album del 1963 prende il titolo da quello che è il successo estivo di Mina, la celebre Stessa spiaggia stesso mare di Piero Soffici con il testo di Mogol, pubblicata a maggio su 45 giri, poco prima di quella di Piero Focaccia che riscosse altrettant­o successo. A fine agosto esce un altro singolo “estivo”, La ragazza dell’ombrellone accanto di Vito Pallavicin­i e Vittorio Buffoli, che riscosse un successo minore: entrambi i brani vennero inclusi nell’lp con i lati B, Ollallà Gigi, una divertente bossa nova di Pallavicin­i e Buffoli, e Mi guardano di Leo Chiosso e Umberto Prous, che nel 1970 Mina reinciderà per …QUANDO TU MI SPIAVI IN CIMA A UN BATTICUORE… Pur essendo come i precedenti costituito per lo più da canzoni già pubblicate su 45 giri, questo disco contiene anche quattro brani inediti, ma due in realtà sono le versioni in italiano di canzoni che Mina aveva già inciso in inglese e pubblicato in un 45 giri registrato negli Stati Uniti, negli studi della MGM, e lì pubblicato su etichetta Verve, con i testi di Chiosso che si firma Roxy Bob: Non piangerò è Just Let Me Cry, successo del 1962 di Lesley Gore, mentre A volte è Pretend That I’m Her che in alcuni siti internet e libri è riportata come brano contenuto nella colonna sonora della serie televisiva Un equipaggio tutto matto, affermazio­ne su cui però dopo attente verifiche e ricerche non abbiamo trovato riscontri effettivi e che pare anzi essere stato inciso soltanto da Mina. I due inediti reali sono Chega de saudade, brano di Jobim che pur mantenendo il titolo inalterato è cantato in italiano con testo di Giorgio Calabrese ed Eravamo in tre di Chiosso e Trireno, pseudonimo di Renato De Carli. Quando il disco verrà ristampato in Cd, per errore scomparira­nno i nomi dei due autori originali, sostituiti da Giuseppe Capotorto e Romano Farinatti, autori di una canzone con lo stesso titolo ma diversa, incisa nel 1968 da Silvana Dei, e naturalmen­te l’errore sarà copiato da siti internet e libri, anche specialist­ici, su Mina. Sem

pre di Jobim con il testo di Calabrese è la delicata Dindi, successo di Sylvia Telles; completano il disco Sì, lo so, versione in italiano di Heißer Sand di Werner Scharfenbe­rger e Kurt Feltz che Mina aveva pubblicato in Germania in un 45 giri in lingua originale e resa in italiano da Mogol e Alberto Testa, Stranger Boy di Chiosso e Prous e Qué no, qué no! di Tullio Romano dei Los Marcellos Ferial e Pierino Codevilla, cantata in spagnolo pur essendo gli autori italiani (ma come sappiamo Romano era esperto nello scrivere in spagnolo imitando lo stile latino-americano). Gli arrangiame­nti sono di Tony De Vita, tranne La ragazza dell’ombrellone accanto di Piero Gosio, Non piangerò di Klaus Ogerman (importante musicista tedesco che ha lavorato tra gli altri con Billie Holiday, Frank Sinatra, Stan Getz, João Gilberto, Barbra Streisand) e A volte di Marty Manning (che ha arrangiato dischi di grandi nomi come Sarah Vaughan, Harry Belafonte e Tony Bennett).

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 ?? ?? Mina prova Sentimenta­le a casa di Lelio Luttazzi. Roma, 1960.
Archivio Dufoto
Mina prova Sentimenta­le a casa di Lelio Luttazzi. Roma, 1960. Archivio Dufoto

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