STUDIO UNO
RI-FI, 1965
L’ultima occasione / Un anno d’amore / Se piangi se ridi / Più di te / È l’uomo per me / Un buco nella sabbia / So che mi vuoi / E… / Tu farai / Era vivere / Città vuota / Io sono quel che sono
Idischi RI-FI e le edizioni metà anni 60 del varietà Studio Uno restano agli atti fra le testimonianze più alte del magistero vocale e spettacolare della cantante cremonese. A fianco di arrangiatori-direttori attenti al jazz e ai generi popolari come alle caratteristiche autoriali e interpretative del repertorio nazionale quali Bruno Canfora e Augusto Martelli, Mina mette a punto uno stile capace di affrontare brani nostrani (Uno come te) e ballad all’italiana intrise di swing (Un anno d’amore), ma anche di strizzare l’occhio al nascente British sound (Più di te) e di farsi apprezzare in versioni di temi statunitensi (It’s A Lonely Town, che diventa Città vuota, dalla stupefacente intonazione di note dell’ottava più acuta, o He Walks Like A Man, che, tradotta come È l’uomo per me, sembra alludere alla relazione con Corrado Pani, mentre un effetto di sovraincisione con eco raddoppia la scansione delle parole Mai nessuno saprà / separarlo da me). L’ampiezza del suo repertorio la spinge poi a confrontarsi con nuovi parolieri come Mogol (Se piangi, se ridi) e Alberto Testa (Un buco nella sabbia, Era vivere), mentre la collaborazione con Martelli, al quale Mina sarà legata anche sentimentalmente, riveste la sua voce di colori e impasti strumentali di grande raffinatezza ed essenzialità, due doti del musicista di origine ligure mai messe adeguatamente in luce.