MINA ALLA BUSSOLA DAL VIVO
PDU, 1968
Chi dice non dà / Regolarmente / Cry / Un colpo al cuore / Se stasera sono qui / C’è più samba / La voce del silenzio / Per ricominciare / Allegria / Deborah
Ecco la dimostrazione che Mina è anche una grande cantante di jazz. Ad accompagnarla c’è un’orchestra jazz, riunita da Sergio Bernardini per celebrare il debutto della cantante con una registrazione discografica dal vivo. Quasi tutto è jazz, è black, è energia ed emozione, e persino il raffinato e compassato Augusto Martelli riesce a inventarsi degli arrangiamenti che esplodono letteralmente nella travolgente resa strumentale di solisti di vaglia come Oscar Valdambrini, Dino Piana, Eraldo Volonté, Gianni Bedori, Glauco Masetti, Sergio Rigon e Pino Presti. L’intensità vocale di Mina tocca vertici sinora mai ascoltati, con una pienezza di emissione anche nelle note lunghe tenute e un’intonazione che ben si sposano agli accenti blueseggianti e jazzistici di un repertorio che presenta Cry di Churchill Kohlman, Un colpo al cuore, Se stasera sono qui, Per ricominciare e Deborah (Paolo Conte). Ma anche qui Mina non dimentica gli omaggi lusitani: la dolcissima C’è più samba di Chico Buarque de Hollanda (testo di Lauzi ed elegante arrangiamento per flauti) e il travolgente Allegria di Edu Lobo, con tanto di “scat” in portoghese, allora scelto come commento alle informazioni televisive sul traffico autostradale. Il disco ha un grande successo sia in Italia sia in Sudamerica.