…BUGIARDO PIÙ CHE MAI… PIÙ INCOSCIENTE CHE MAI…
PDU, 1969
Un’ombra / Un giorno come un altro / Una mezza dozzina di rose / Emmanuelle / Com açucar, com afeto / Non c’è che lui / Bugiardo e incosciente / I problemi del cuore / Ma è soltanto amore / Non credere / Il poeta / Attimo per attimo
Quello che sarà l’album più venduto del 1970 viene inciso a novembre 1969: contiene tre brani già pubblicati su 45 giri, Non credere, Un’ombra e I problemi del cuore; successivamente ne saranno pubblicati altri quattro, Bugiardo e incosciente / Una mezza dozzina di rose nel febbraio 1970 e Un giorno come un altro / Il poeta a ottobre dello stesso anno, quest’ultimo in un “Mini 10”, formato ridotto di 10 cm di diametro sperimentato dalla Durium, che in quel periodo distribuiva la PDU. Il titolo è un verso di Paolo Limiti da Bugiardo e incosciente, cover di La tieta del catalano Joan Manuel Serrat che nell’originale del 1967 è la storia di una vecchia zia morente e che in italiano racconta i dubbi d’amore di una donna accanto al suo uomo che dorme; nel 2004 Francesco Guccini la inciderà nell’album Ritratti in modenese rimanendo fedele all’ispirazione di Serrat. La versione di Mina è sicuramente una delle sue interpretazioni più riuscite, se non addirittura la più riuscita (come è risultato da un sondaggio effettuato qualche anno fa presso i suoi fan). Altre cover sono Il poeta, capolavoro di Lauzi, Com açucar, com afeto di Chico Buarque de Hollanda, Un giorno come un altro il cui testo in italiano è dell’autore e interprete originale, Nino Ferrer, e Non c’è che lui, brano non memorabile di Carlo Alberto Rossi presentata a Sanremo 1969 da Armando Savini e Sonia. Un’ombra ricorda in certi punti della melodia Lisa dagli occhi blu, pubblicata a luglio mentre il brano di Limiti, Daiano e Roberto Soffici tre mesi dopo; Soffici è anche autore del successo estivo Non credere, arrivato a Mina dopo il rifiuto di Iva Zanicchi e dell’anonima Sound (esiste una versione con la voce di Ivan Graziani pubblicata nel 2004). Il disco è registrato interamente dal vivo, come informa Mario De Luigi nelle note di copertina dell’edizione originale che scompaiono nelle varie ristampe, e arrangiato efficacemente da Augusto Martelli (tranne Emmanuelle, arrangiata da Gianni Ferrio, dalla colonna sonora del film Io, Emmanuelle e Attimo per attimo, arrangiata dall’autore Berto Pisano, da quella di Sissignore con la regia di Ugo Tognazzi); Martelli dirige l’orchestra di quaranta elementi.