…QUANDO TU MI SPIAVI IN CIMA A UN BATTICUORE…
PDU, 1970
Nessuno al mondo / Dominga / Io tra di voi / L’uomo della sabbia / Ero io, eri tu, era ieri / Adagio / Il mio nemico è ieri / Insieme / Una donna, una storia / Che meraviglia / Mi guardano / Questa cosa chiamata amore
Il titolo è tratto da un verso di Il mio nemico è ieri di Paolo Limiti (su musica di Alessandro Gelmetti). L’album include il precedente successo estivo su 45 giri, Insieme: lanciata sei mesi prima, era stata la prima canzone di Mogol e Lucio Battisti incisa da Mina. In contemporanea con l’uscita di questo Lp, la coppia le aveva ceduto anche Io e te da soli, pubblicata sempre a novembre ma non inserita nell’album. Purtroppo, questo è uno dei dischi meno riusciti di Mina, un po’ per certe sue interpretazioni sottotono, un po’ per alcuni arrangiamenti di Augusto Martelli e un po’ per la debolezza del repertorio. La formula è la consueta, con inediti e cover di brani noti come Nessuno al mondo, successo di Peppino di Capri del 1960, a sua volta cover di No Arms Can Ever Hold You (Like These Arms Of Mine) lanciata cinque anni prima da Pat Boone: oppure Et moi dans mon coin di Charles Aznavour, già incisa dal suo autore in maniera assai più convincente col testo italiano di Giorgio Calabrese e il titolo E io tra di voi (che qui perde la E iniziale diventando Io tra di voi). Non mancano due brani brasiliani, Che meraviglia, la riuscita cover di Que maravilha di Toquinho e Jorge Ben, già inciso da Mina nella lingua originale in MINA CANTA O BRASIL, e la meno interessante Dominga, del solo Jorge Ben. Mi guardano è una nuova registrazione della canzone di Leo Chiosso e Umberto Prous già inclusa da Mina nell’album del 1963 STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE. Tra gli inediti, L’uomo della sabbia si caratterizza per una ritmica afro (l’autore, Augusto Martelli, era reduce dalla colonna sonora de Il Dio serpente, film d’ambientazione esotica), mentre Adagio è uno dei brani migliori: già inciso dai Domodossola, verrà scelto come retro del 45 giri di Parole parole. Trascurabili Questa cosa chiamata amore e Una donna, una storia, nonostante gli autori siano due nomi come Antonio Amurri e Gianni Ferrio.