L’INCONTRO MANCATO…
C’era una volta un programma che andava in onda il giovedì sera e che, quando due anni dopo fu spostato al sabato sera, arrivò a totalizzare 18 milioni di telespettatori. Si chiamava Senza Rete, show musicale condotto da tanti personaggi diversi (da Alberto Lupo a Renato Rascel, a Paolo Villaggio) e dedicato ogni volta a un cantante, che doveva – come da titolo della trasmissione – esibirsi senza filtri, aiutini, playback: completamente dal vivo e con una grande orchestra.
Senza Rete debutta il 27 giugno 1968 e va avanti per ben otto edizioni. La direzione è prima di Enzo Trapani e poi di Gian Carlo Nicotra, i testi sono di Giorgio Calabrese, lo scenografo è Giuliano Tullio. In un programma del genere poteva mancare Mina? E non mancava nemmeno Leopoldo Mastelloni, all’epoca giovanissimo e già pazzo della grande cantante. Una cosa mancò: l’incontro.
“Che strano destino. Io sono stato fisso per anni a Senza Rete, come comparsa. Già ero conosciuto, ma guadagnare 10 mila lire non mi dispiaceva affatto. Ho conosciuto lì i più grandi cantanti del mondo. Ci sono passati tutti: Modugno, Cinquetti, Reitano, Morandi, Milva, Vanoni, Juliette Gréco, Charles Aznavour, Dalida. Ero molto amato da Pino Calvi, che dirigeva l’orchestra, e da Giorgio Calabrese, l’autore. Vedevo come lavoravano, era interessantissimo. Riguardo a Mina, non sono mai riuscito a essere in sala quando c’era lei. Il perché non lo so, dato che sono mancato poche volte. Guarda caso, proprio in quei giorni in cui avrei potuto avvicinarla. Io credo sia stato il destino”.