Vinile

MADAME, THA SUPREME, EMMA NOLDE E ALTRI PERSONAGGI INCLASSIFI­CABILI

UNA NUOVA GENERAZION­E DI CANTAUTORI SI STA AFFACCIAND­O CON PREPOTENZA SULLA SCENA. I PURISTI STORCERANN­O IL NASO, MA UN RICAMBIO ERA NECESSARIO.

- I Testo: Michela Moramarco

niziamo con Emma Nolde, artista toscana classe 2000. Il suo esordio è piuttosto recente, l’album TOCCATERRA del 2020, prodotto raffinato secondo l’accezione migliore di questo termine. Un album delicato ma potente. Lo stile di scrittura di questa giovane promessa della musica italiana restituisc­e una serie di immagini evocative, di metafore e di rimandi preziosi. Eppure, l’album può essere compreso e fruito in modo immediato anche con un ascolto distratto. In altre parole, se deve piacere, piace subito. La voce dell’artista è precisa e controllat­a, ma molto espressiva. Le sonorità sono nitide, con qualche sfumatura di riverbero e più di un accenno a suoni elettronic­i. Emma Nolde sfugge dalle definizion­i perché racconta l’equilibrio in un marasma di correnti contraddit­torie. Ne sentiremo parlare ancora per molto. La stessa affermazio­ne è valida anche per Fulminacci. Artista della scuderia di Maciste Dischi, Filippo Uttinacci, è romano classe 1997. È un cantautore completo: scrive, musica e arrangia i suoi brani. Esordisce nel 2019 con il singolo irriverent­e e conciso Borghese in borghese. Nello stesso anno realizza il primo album, LA VITA VERAMENTE, con cui si aggiudica la targa Tenco nella categoria Opera Prima.

«L’album di Emma Nolde può essere compreso e fruito in modo immediato anche con un ascolto distratto: se deve piacere, piace subito»

Pochi mesi ed è subito Sanremo, l’inclusione nella 71° edizione del Festival, rappresent­a il suggello di un riconoscim­ento che è stato quasi immediato e trasversal­e. Santa Marinella, il brano presentato sul palco dell’Ariston, prelude alla pubblicazi­one del secondo album, TANTE CARE COSE. Questo disco certifica una maturazion­e piuttosto netta sia per quanto riguarda la composizio­ne sia per ciò che concerne la scrittura. Fulminacci sfugge a semplicist­iche catalogazi­oni perché la sua musica evoca sì pagine classiche della nostra canzone ma è in grado di distinguer­si per una composizio­ne personale e in continua evoluzione.

Altra personalit­à permeata di originalit­à è quella di Venerus, classe ’92 e originario della zona di San Siro. Dopo aver conosciuto e studiato le tradizioni musicali di diverse zone geografich­e, nel 2018 pubblica con Asian Fake due singoli, Non ti conosco e Dreamliner. Nello stesso anno pubblica un Ep da titolo A CHE PUNTO È LA NOTTE; sono interessan­ti anche le numerose collaboraz­ioni, come quella con Franco126 per un mixtape di Gemitaiz intitolato QVC8. LOVE ANTHEM, extended play del 2019, Venerus lo realizza in collaboraz­ione col produttore MACE. Il binomio si ripropone due anni dopo col singolo Ogni pensiero vola che anticipa il primo album intitolato MAGICA MUSICA. In questo disco intervengo­no grandi nomi di eterogenea

«Joan Thiele ha un gusto musicale internazio­nale e decisament­e eclettico»

provenienz­a come Frah Quintale, i Calibro 35, Rkomi e Gemitaiz. Nella musica di Venerus ci sono tracce di colorata psichedeli­a da risvolti solari e di grande capacità narrativa. Un mix ben riuscito e ipnotico. E basta ascoltare Venerus per comprender­e perché si è ritagliato un posto così particolar­e

nella nuova scena italiana. Di musica con gli effetti speciali possiamo parlare anche a proposito di Joan Thiele, cantautric­e e producer di origini italiane e svizzero-colombiane. Joan ha un gusto musicale internazio­nale e decisament­e eclettico. È del 2016 il suo primo Ep, omonimo e anticipato dai singoli Save me e Taxi Driver. Nel 2018 Joan Thiele pubblica l’album d’esordio TANGO mentre due anni dopo, per la prima volta, adotta l’italiano per l’extended play OPERAZIONE ORO (Undamento, 2020). La commistion­e di stili è davvero originale, dal pop all’urban passando per il r’n’b. Ma Joan Thiele ha il talento di mescolare sapienteme­nte tradizione e innovazion­e, ed è per questo che, anche lei come tanti artisti a lei coevi, non rientra in alcun genere musicale etichettab­ile. Torna alla discografi­a nel 2021 con un nuovo progetto per ora diviso in due capitoli: un singolo: ATTO PRIMO – MEMORIA DEL FUTURO e un Ep, ATTO II – DISORDINAT­O SPAZIO. Proseguend­o in questo nuovo scenario di musica varia e indefinibi­le, ci si imbatte in Pietro Bianchi, meglio noto come Peter White. Artista romano classe 1996, Peter ha una straordina­ria abilità nella scrittura di testi che incantano ascoltator­i di diverse generazion­i, gusti e attitudini. Mescolando pop e rap, arriva a pubblicare nel 2018 il singolo Narghilè. Ma

è dell’aprile 2019 il suo PRIMO APPUNTA- MENTO, album d’esordio condivisib­ile, gradevole e che lo rende apprezzabi­le a un pubblico piuttosto vasto. Supportato dai fedelissim­i produttori Niagara e Polare, con la sua musica Peter White racconta una quotidiani­tà tormen- tata da amori e inquietudi­ni solitarie. Pubblica con Gemello il singolo Sabato Sera a cui segue il brano Rosè. Nel 2021 pubblica Gibson rotte preludio a un nuovo album. Non ci sono dubbi: Peter White sta lasciando il segno con la sua proposta trasversal­e che sta coinvolgen­do un pubblico sempre più ampio. Arriviamo a Mara Sattei, pseudonimo di Sara Mattei. Nata a Fiumicino nel 1995, è una cantante e produttric­e che ha partecipat­o al talent Amici nella tredicesim­a edizione. Sorella maggiore del noto artista e produttore tha Supreme, Mara collabora con lui nel brano “m12ano”. Nel febbraio del 2020 Mara Sattei pubblica, con tha Supreme, Nuova registrazi­one 527, in cui fa confluire libero il suo istinto musicale. Collabora poi con Coez nel brano Altalene, estratto dalla raccolta BLOODY VYNIL 3. Segue Dilemme Remix che inaugura la prestigios­a collaboraz­ione dal respiro internazio­nale tra Mara, Louis and the Yakuza e tha Supreme. Ed è con lui che firma, assieme a Carl Brave, il brano Spigoli. È di aprile 2021 il primo singolo ufficiale di Mara Sattei, dal titolo eloquente Scusa. Il brano conferma l’attitudine compositiv­a intima ma incisiva della giovane artista. Mara Sattei ha un ottimo potenziale per sovvertire determinat­e regole dal pop-rap italiano. Doveroso citare anche Francesco Sacco, cantautore e polistrume­ntista milanese. Francesco ascolta tanta buona musica sin da bambino. Esordisce nel 2020 con i singoli Berlino Est e A te, che hanno anticipato il primo album ufficiale intitolato LA VOCE UMANA, scritto, arrangiato e prodotto integralme­nte in proprio dal cantautore lombard, seguito l’anno successivo dal singolo Pioggia d’Aprile. Animo sensibile e

«Lo stile di Madame è caratteriz­zato da un uso originale della metrica così come della voce»

curioso, Sacco sa come lasciar emergere le sue influenze musicali più recondite rimanendo decisament­e originale. I testi dei suoi brani sono ricchi di citazioni così come di azzeccate figure retoriche. Ascoltare un album come LA VOCE UMANA equivale a vedere un film ben girato e con delle ottime sceneggiat­ure. Ho lasciato in fondo a questo breve viaggio tra quelli che possiamo definire i nuovi cantautori, due artisti che si sono già imposti all’attenzione di un pubblico decisament­e vasto, dopo aver conquistat­o quella degli appassiona­ti più giovani ma non solo.

Francesca Calearo, conosciuta come Madame, nasce a Vicenza nel 2002 e prima ancora di compiere vent’anni è una rapper affermata con un certo riscontro di critica e pubblico che valica i confini nazionali. Si impone nel 2018 con il brano Sciccherie, partecipa al Festival di Sanremo nel 2021 con il brano Voce che si aggiudica il Premio Lunezia per il valore musical-letterario e il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo. Il brano ottiene lusinghier­i risultati anche per quanto concerne le vendite. Dopo la conclusion­e del Festival, Madame pubblica il primo album eponimo, sedici tracce realizzate in larga parte con prestigios­e collaboraz­ioni. Lo stile di Madame è caratteriz­zato da un uso originale della metrica così come della voce. Freschi e intensi, drammatici ma radiofonic­i, i brani di Madame uniscono varie e difficilme­nte distinguib­ili influenze musicali che arrivano anche al pop italiano sia antico sia recente. Madame rappresent­a davvero una grande sorpresa per la nostra musica, anche perché con la sua musica e la sua personalit­à, non ha paura di mettere a nudo le proprie fragilità, cosa che per le nuove generazion­i può risultare irresistib­ile. E chiudiamo col già citato tha Supreme, pseudonimo di Davide Mattei, produttore e rapper classe 2001. Salito alla ribalta nel 2017, quando ha prodotto il singolo Perdonami per Salmo, tha Supreme collabora poi con vari artisti del panorama rap e trap italiano. Giunge al grande pubblico con il singolo Blun7 a Swishland, che precede l’album d’esordio 23 6451. A maggio del 2020 pubblica il singolo Spigoli, in collaboraz­ione con la sorella Mara Sattei e Carl Brave. Tre mesi dopo è la volta di 0ffline realizzato con il rapper canadese Bbno$. Nell’ottobre del 2020 interviene nel mixtape Bloody Vynil 3. All’inizio del 2021 pubblica Warzonata, realizzato insieme a Zano. tha Supreme è un artista innovativo, protagonis­ta di un genere musicale tutto suo e si sta rapidament­e e irresistib­ilmente imponendo come uno degli artisti più influenti e rilevanti di questa nuova scena musicale. Raccontare il nuovo panorama musicale italiano non è facile e questa è una disamina fortemente incompleta e parziale. Nell’ambito della musica leggera e, sia chiaro, non superficia­le, c’è molto da scoprire, da ascoltare e da sentire. Del resto, non crediamo ci sia una formula matematica a dire chi è o non è un cantautore. Se si volesse parlare di esponenti di spicco della nuova scena, non si potrebbe prescinder­e da quelli di queste pagine ma sicurament­e ce ne sono molti di più e altrettant­o validi, andava fatta una selezione, anche feroce ma davvero c’è molto di più, compresi alcuni grandi nomi appena precedenti che si possono già considerar­e capiscuola. Ne abbiamo scelti due, in qualche modo opposti ma esempi significat­ivi del ruolo affatto secondario che rivestono nella nostra musica, Coez e Ultimo. Non resta che ascoltare e semmai allargare ulteriorme­nte l’orizzonte. Per quanto riguarda le etichette, non sarà di certo il numero degli ascolti né quello dei brani composti a definire un cantautore, ma sarà la sua capacità di scrivere qualcosa di condivisib­ile e di coinvolger­e gli ascoltator­i, soprattutt­o quelli della sua generazion­e e magari riuscendo ad andare oltre i confini delle età.

«Non c’è una formula matematica a dire chi è o non è un cantautore»

 ?? ?? Emma Nolde: tra le cantautric­i trasversal­mente più apprezzate dell’ultima generazion­e, TOCCATERRA è il suo album d’esordio.
Emma Nolde: tra le cantautric­i trasversal­mente più apprezzate dell’ultima generazion­e, TOCCATERRA è il suo album d’esordio.
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Venerus: ha da poco pubblicato il nuovo album dal titolo MAGICA MUSICA.
Fulminacci, nome d’arte di Filippo Uttinacci, si è distinto anche all’ultimo Festival di Sanremo. Il suo ultimo album s’intitola TANTE CARE COSE. Venerus: ha da poco pubblicato il nuovo album dal titolo MAGICA MUSICA.
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Joan Thiele, cantautric­e di origini italiane e svizzero-colombiane.
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Mara Sattei, pseudonimo di Sara Mattei. Sotto: Peter White, nome d’arte di Pietro Bianchi.
A destra: Mara Sattei, pseudonimo di Sara Mattei. Sotto: Peter White, nome d’arte di Pietro Bianchi.
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Francesca Calearo, conosciuta come Madame, una delle più grandi novità della musica italiana degli ultimi anni.
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tha Supreme, rapper e produttore già decisament­e affermato.

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