ULTIMO E COEZ, NUOVI CAPISCUOLA?
Pseudonimo di Niccolò Moriconi, Ultimo nasce a Roma nel 1996. Sin dal 2014 si esibisce sui palchi della periferia romana e due anni dopo vince un concorso di musica hip hop, promosso dalla Honiro Label, l’etichetta indipendente con cui inizierà a collaborare. Nella primavera del 2017 apre per Fabrizio Moro al Palalottomatica di Roma. Nello stesso anno debutta con l’album PIANETI. Nel 2018 si aggiudica Sanremo Giovani con il brano Il ballo delle incertezze e pubblica il secondo album in studio, PETER PAN. L’anno successivo torna sul palco dell’Ariston, classificandosi secondo con il brano I tuoi particolari e pubblica il terzo album, COLPA DELLE FAVOLE. Abbandonata la Honiro fonda una sua etichetta denominata Ultimo Records. Il primo singolo di questa realtà discografica è 22 settembre. Criticato per una tendenza a virare sempre più verso un repertorio pop, Ultimo ha saputo catalizzare un interesse sempre maggiore che è culminato con i 60.000 spettatori dell’Olimpico dell’estate 2019, prova di un ruolo da protagonista come cantautore pop dal successo dilagante.
C’è una venatura pop anche in alcune cose che propone Coez, pseudonimo di Silvano Albanese classe 1983. Dall’esordio del 2009 con FIGLIO DI NESSUNO, Coez ha dimostrato un’evoluzione costante che ha condotto ad album maturi come NON ERANO FIORI (2013), NIENTE CHE NON VA (2015) e FACCIO UN CASINO (2017). A questi si aggiungono diversi singoli di uguale successo, realizzati anche in collaborazione con altri personaggi di spicco di certa scena italiana come Franco126 e Carl Brave o come Neffa con cui collabora nel brano Aggio perzo ‘o suonno. Coez è sicuramente tra gli artisti più amati e seguiti della scena indipendente italiana, un artista che si è presentato come un autore capace di raccontare con lucidità le sfide e le vicissitudini della propria generazione. Mescolando pop, rap e cantautorato, Coez ha saputo familiarizzare con il pubblico proponendo altresì liriche sempre di livello piuttosto alto…