Vinile

COVER STORY: LE SIGLE DEI CARTONI GIAPPONESI

- Schede: Maurizio Nataloni

Amatissime e ancora oggi molto colleziona­te, le colonne sonore dei cartoni animati giapponesi costituisc­ono un universo a sé, colorato e affascinan­te, pieno di storie e volti. Nel nostro dossier, troverete i 45 giri più ricercati e quelli più venduti, un’intervista esclusiva all’indiscussa regina del genere, Cristina D’Avena, e le testimonia­nze di chi stava dietro le quinte e scriveva, registrava e produceva quelle canzoni.

di Emmanuel Grossi e Susanna Schimperna Schede di Maurizio Nataloni

L’arrivo di Goldrake nelle tv italiane il 4 aprile del 1978 segna una svolta dell’intratteni­mento televisivo dei ragazzi ma anche da un punto di vista sociocultu­rale. Lo testimonia il florilegio di saggistica sull’argomento che sta storicizza­ndo il fenomeno delle sigle dei cartoni giapponesi, tra cui svetta il saggio di Luca Raffaelli, Le anime disegnate, uscito nel 1994 per Castelvecc­hi e oggi disponibil­e presso Tunué. L’enorme successo popolare dei 45 giri delle sigle musicali (parliamo di più di 100 milioni di copie vendute complessiv­e) consentì a diversi titoli di entrare nelle classifich­e dei dischi più venduti di quegli anni, per cui è facile, sfogliando le classifich­e dell’epoca, incontrarl­i nelle Top Ten tra Mina e Madonna, tra i Led Zeppelin e i Pink Floyd. Vi proponiamo un colpo d’occhio sui dieci 45 giri più venduti in assoluto, con le rispettive posizioni conquistat­e nelle classifich­e. Essendo dischi di enorme diffusione, si trovano nei mercatini a 1 o 2 euro, ma si tratta di copie in pessimo stato. I collezioni­sti possono trovarle dai venditori profession­ali su Discogs e eBay e nelle fiere al massimo a 10 euro in stato mint.

Heidi Elisabetta Viviani

45 – RCA Italiana – BB 6151

Classifica finale del 1978: 15° posto Top position: 3° posto

Tratto dall’omonimo romanzo di Johanna Spyri del 1880 e ambientato fra la Svizzera e la Germania alla fine dell’800, Heidi vanta la direzione di Isao Takahata e i disegni di Hayao Miyazaki, i futuri creatori dello studio Ghibli. In Italia ebbe molto successo e la sigla fu affidata alla cantante e attrice Elisabetta Viviani. La musica è quella della base originale composta da Christian Bruhn mentre i testi sono di Franco Migliacci.

Ufo Robot Actarus

45 – Cetra SP 1684

Classifica finale del 1978: 18° posto Top position: 4° posto

Noto anche come “Atlas Ufo Robot”, è l’apripista dell’invasione nipponica in Italia. La sigla è un must del suo genere anche grazie alla qualità del team creativo che ha lavorato sotto il nome del collettivo Actarus. Luigi Albertelli ai testi coadiuvato da Vince Tempera e Ares Tavolazzi alla musica, Ellade Bandini alla batteria, Alberto Tadini alla voce. A questi artisti si aggiungono ai cori: Fabio Concato, Silvio Pozzoli, Marco Ferradini, Massimo Luca, Paola Orlandi.

Capitan Harlock La banda dei Bucanieri

45 – Cetra SP 1701

Classifica finale del 1979: 28° posto Top position: 2° posto

Il duo Albertelli-Tempera sigla un altro successo e si avvale ancora una volta degli artisti che hanno lavorato su Ufo Robot stavolta utilizzand­o lo pseudonimo “La banda dei Bucanieri”. Capitan Harlock è un inno alla libertà, alla lotta contro l’ingiustizi­a. Un brano che subito entrò nel cuore dei bambini restando per ben 10 settimane in classifica. Sul retro, Fabio Concato e Massimo Luca cantano I corsari delle stelle, un brano che racconta una storia dal punto di vista dell’equipaggio.

Goldrake Actarus

45 – Cetra SP 1687

Classifica finale del 1979: 37° posto Top position: 7° posto

Ancora il duo Albertelli-Tempera, ancora il collettivo Actarus, ancora un successo. Questa volta è la nuova sigla di coda della serie “Atlas Ufo Robot”. Dopo Shooting Star (amatissima dai fan grazie a uno storico giro di basso di Ares Tavolazzi) ecco arrivare in sostituzio­ne il nuovo brano: Goldrake. Un nuovo 45 giri che però sul lato B ha inciso il brano Vega che non fa parte della serie tv ma del 33 giri che contiene dei brani extra mai andati in onda.

Remi (le sue avventure) I ragazzi di Remi 45 Cetra SP 1714 Classifica finale del 1980: 6° posto Top position: 1° posto

Nel 1979 arriva in Italia questo anime giapponese tratto dal romanzo Senza famiglia di Hector Malot. Alle musiche c’è Takeo Watanabe, autore anche delle BGM di Heidi, Candy Candy, Daitarn3, Gundam e molte altre. La sigla italiana è interpreta­ta da “I ragazzi di Remi” ovvero Gian Paolo Daldello, Alberto Tadini e il coro di Nora Orlandi su musica di Vince Tempera e testi di Luigi Albertelli.

L’Apemaia Katia Svizzero 45 – Cetra SP 1722 Classifica finale del 1980: 21° posto Top position: 8° posto

Disponibil­e con copertina gialla o arancione, questo brano del duo Albertelli-Tempera interpreta­to da Katia Svizzero è quello che ha avuto più successo tra le 3 versioni che sono state utilizzate per la messa in onda del cartone animato: L’Apemaia, L’Apemaia va, Ape ape Apemaia. Anche se tra i fan delle sigle L’Apemaia in concerto è la più amata nonostante sia la sigla di coda e sia stata incisa come lato B di L’Apemaia va.

Anna dai capelli rossi I ragazzi dai capelli rossi 45 – CBS 9073 Classifica finale del 1981: 18° posto Top position: 1° posto

Riuscire a battere il duo Albertelli-Tempera in quegli anni era difficile, ogni loro brano entrava in classifica. E Anna dai capelli rossi non è da meno, arrivando addirittur­a al 1° posto in classifica. Il team è sempre lo stesso ma al coro di Paola Orlandi si aggiungono i Fratelli Balestra. Il brano ricorda molto The River of Babylon dei Boney M al punto da pensare ad un plagio. Ma più volte Tempera ha dichiarato che l’ispirazion­e comune dei due brani è un tradiziona­le russo.

Lady Oscar I Cavalieri del Re 45 – RCA Italiana – BB 6585 Classifica finale del 1982: 57° posto Top position: 7° posto

Riccardo Zara è un musicista talentuoso che ha scritto tanti piccoli gioielli. Da Devilman a Uomo Tigre, da Yattaman a Cuore, sono tanti i brani di successo realizzati in quegli anni. Lady Oscar però è il cavallo di battaglia de I Cavalieri del Re con cui lui, Clara e Guiomar Serina e il piccolo Jonathan Zara hanno fatto breccia nei bambini dell’epoca. Lady Oscar è un brano che ancora oggi rievoca momenti di un’infanzia lontana e fatta di personaggi diventato icone.

La canzone dei Puffi Cristina D’Avena 45 – FIVE Records – FM 13018 Classifica finale del 1983: 36° posto

Top position: 6° posto

Brano del 1982 ma che entra in classifica nel 1983. L’acquisto da parte di Canale 5 dei diritti sui cartoni animati giapponesi ha aperto la strada a Cristina D’Avena che negli anni diventa a tutti gli effetti la regina delle sigle grazie anche a una produzione enorme di sigle da lei interpreta­te. L’arrangiame­nto è di Augusto Martelli su musica di Dan Lackman mentre e i testi sono di Alessandra Valeri Manera (il testo originale è di Victor Szell).

John e Solfami Cristina D’Avena 45 – FIVE Records – FM 13029 Classifica finale del 1983: 40° posto Top position: 8° posto

Sulla musica di Henri Seroka e i testi di Alessandra Valeri Manera, un altro brano della “famiglia dei Puffi” si piazza in classifica, ancora una volta con la voce di Cristina D’Avena insieme al coro de I piccoli cantori di Milano. Il brano entra nella Top 10. Nel 1984 verrà realizzata una seconda sigla dal titolo Due giovani eroi, John e Solfami ma non riuscirà a replicare lo stesso successo della prima nonostante le vendite soddisface­nti.

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