L’INCONTRO CON LITTLE TONY
«Nel ’64, al Festival c’era anche Little Tony, che portava Quando vedrai la mia ragazza. Tony era più grande di me di quattro anni ed era già famoso, girava con una Jaguar E verde bottiglia metallizzata. Mia madre mi aveva dato 10 mila lire che dovevano bastarmi per dieci giorni. Avevo un po’… fame! Tony allora mi ha adottato. Accomunati dalla passione sfegatata che avevamo per Elvis Presley, siamo andati sempre a cena insieme, parlando di Elvis, di musica. Da quel momento siamo diventati amici e lo siamo rimasti per cinquant’anni. Mi manca tanto. Mi manca anche suo fratello, il chitarrista Enrico Ciacci, che è stato una leggenda perché oltre a essere un compositore – Quando vedrai la mia ragazza è sua – sapeva suonare tutti i generi, rock, jazz, country. Io gli proposi il doppio di quello che gli dava Tony e me lo presi. Poi lui ogni tanto tornava da Tony… non voleva farlo ingelosire».