L’INTRICATA VICENDA DI CANZONE E CASA BIANCA
«Nel ’68 il regolamento vietava di andare a Sanremo con due canzoni come autore, e io avevo sia Canzone che Casa bianca. Al clan mi fecero allora uno sgarbo clamoroso grazie al quale ho perduto la titolarità di Casa bianca dal punto di vista della musica. Per farla accettare alla giuria, dato che Ornella la voleva a tutti i costi, Ravera telefonò al clan, dicendo che se non davano a Ornella il brano lui non avrebbe ammesso neppure Canzone. Al clan convocarono un signore, Eligio La Valle, gli fecero firmare il regolamento di Sanremo che attestava che Casa bianca l’aveva scritta lui. L’annunciatrice doveva dire «di Don Backy-La Valle», ma per la Siae contava il bollettino, che non avrebbe comunque dovuto accettare perché firmato solo da La Valle. Dopo il Festival scatenai l’inferno. La Valle, avendo dietro le spalle il clan, affermò che il brano era davvero suo. Al termine di trent’anni di battaglie legali mi sono stati riconosciuti i diritti per le sole parole, non per la musica. Una bella soddisfazione comunque la ebbi subito dopo il Festival. Il quotidiano «La Notte» uscì con un articolo in prima pagina dal titolo “Don Backy vince il Festival senza cantare”».