IL DESERTO LA NOTTE IL MARE
Questa decima ottima opera solista di Andrea Chimenti è fatta programmaticamente di spazi che non possono essere posseduti, dove piuttosto diventa più facile perdersi, quantomeno in se stessi. Sono luoghi dell’ignoto dove il tempo è vicissitudine, dove è ancora possibile cercare il nuovo, dove bene si dispongono le meditazioni profonde e affascinanti, gli incroci e le preghiere terrene di Chimenti, nell’elongazione del proprio viaggio vitale. Servono gli amici in quegli spazi infiniti, amici che hanno percorso tratti simili e che condividono almeno parzialmente visioni e speranze. Tornano allora gli avventurieri incontrati nel tempo, il sassofonista dei Van der Graaf David Jackson, Antonio Aiazzi, coautore di due brani, Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli compagni di sempre, Fabio Gavalotti già con lui nei giovanili Moda, Saro Cosentino. Anche la musica, eterna e sempre nuova, si adatta a queste dimensioni allargate, i paesaggi sonori sono perfettamente in linea con la raffinata e profonda voce di Andrea che si fa ora canto di rara suggestione ora intensa poesia recitata, quasi sempre sussurro che a tratti s’innalza a urlo. Passano navi, carovane e stelle lungo il percorso che va verso il regno del nulla. Restano le belle strofe che le raccontano. Alberto Marchetti