IVAN GRAZIANI E QUELLE PAROLACCE CHE TI LASCI SCAPPARE…
Celebriamo la musica di Ivan Graziani con i suoi album commentati. Classici della nostra canzone e perle sconosciute da riscoprire, un viaggio affascinante nell’arte di un indimenticato menestrello moderno
Le corde delle chitarre di Ivan si sono fermate definitivamente 25 anni fa. A noi che lo abbiamo amato e ascoltato tantissimo, restano le sue canzoni, quei piccoli capolavori di cinematografia in musica. Ci restano i suoi dischi che abbiamo consumato guardando i disegni che volavano giù da Ponte Vecchio, soffrendo assieme al motociclista derubato e picchiato, sognando avventure mitologiche con Cleo e immaginando quali e quante potessero essere le parolacce che scappavano dalla bocca di quel pigro che puniva i figli in modo esemplare.
E sono qui in queste pagine i suoi dischi, uno dopo l’altro, raccontati da persone che con un paio di eccezioni, non erano nate quando Ivan registrò il primo disco con quel Nino Dale che celebrò anni dopo in una toccante canzone. Ma tutte le donne e gli uomini che hanno voluto raccontare gli album del nostro più importante cantore rock, conoscono bene la materia, hanno scoperto da tempo Ivan Graziani e la sua arte. Ne è uscito un racconto di cui sono molto orgoglioso, sfaccettato e omogeneo allo stesso tempo con due perle in più, due bonus track per restare in tema discografico: due interventi di Anna Graziani che ci strappa brandelli di cuore con parole commoventi e della cantautrice Chiara Raggi che analizza con lucidità e poesia il magnifico mondo femminile cantato da Ivan. Aneddoti ed emozioni si mescolano bene e sono sicuro che in molti, leggendo queste pagine, non resisteranno a prendere dallo scaffale un album di Ivan, guardare con gli occhi un po’ lucidi la copertina – magari disegnata dallo stesso artista – e abbandonarsi alla dolce malinconia che quella voce, quei testi così originali, quella magica chitarra e quelle note maledettamente magnetiche, sanno provocare senza pietà. Non si esce indenni da certe riscoperte, da certi ascolti.
«A noi che lo abbiamo amato e ascoltato tantissimo, restano le sue canzoni, piccoli capolavori di cinematografia in musica»