Vinile

PERCHÉ MAI DEVO RICANTARLA?

1961/1962 GLI ESORDI DI BOB DYLAN E I SESSANT’ANNI DEL PRIMO ALBUM

- Testo: Michele Neri

“Non mi viene proprio di fare due volte di fila la stessa canzone”, disse così Bob Dylan nella sua prima sessione di registrazi­one quando John Hammond, il produttore, gli chiese di rifare un’altra take dopo una che era comunque venuta completa. E però, alla fine, nelle sei ore che, in due giorni, vennero destinate alla realizzazi­one del primo album del cantautore, di take complete ne vennero registrate più di una anche se nessuna take alternativ­a è mai emersa nel mondo dei collezioni­sti.

Comunque la sera del 22 novembre 1961, le tredici master take per l’esordio discografi­co di Dylan sono pronte. L’album esce in mono e in stereo il 19 marzo del 1962, dando il via a una delle discografi­e più importanti dell’intera storia della musica popolare mondiale.

La foto di copertina è di Don Hunstein anche se non accreditat­a, viene stampata a rovescio per far sì che la paletta della chitarra si trovi a destra e non copra il logo della Columbia. Siccome la copertina veniva stampata, in formato verticale, in unica soluzione per le edizioni mono e stereo, venendo poi tagliata in alto o in basso a seconda dell’edizione, nelle copie mono si vede una sola chiavetta di accordatur­a della chitarra, in quella stereo, tre. L’album esce contempora­neamente negli Stati Uniti e in Canada e poco dopo in Gran Bretagna. Nei mesi e anni successivi, il disco viene distribuit­o in diversi Paesi del mondo, compresa l’Italia dove arriva nell’ottobre del 1966, e verrà ristampato decine e decine di volte. Per quanto riguarda l’edizione originale americana, di cui come sempre esistono diverse varianti, è l’unico album di Dylan a essere stato realizzato con la storica etichetta “six-eye”, andata in disuso proprio alla fine del 1962. Quelle di BOB DYLAN non sono però le prime sessions ufficiali del cantautore, il 29 settembre 1961, sempre negli studi Columbia di New York, Dylan aveva partecipat­o come session man al disco eponimo di Carolyn Hester, ad accompagna­re la folksinger ci sono, oltre a Bob, il chitarrist­a/violinista Bruce Langhorne e il contrabbas­sista Will Lee. Stesso ruolo di armonicist­a, Bob Dylan lo svolgerà in un disco di Harry Belafonte. Nel 1962 però ci saranno altre sedute di registrazi­one importanti, sette, per la precisione, sono quelle che porteranno alla realizzazi­one di molto materiale, in parte confluito nel capolavoro THE FREEWHEELI­N’ BOB DYLAN, pubblicato nel 1963.

Tra il 24 aprile e il 6 dicembre 1962, Dylan registra alcuni brani destinati a diventare classici immortali della musica popolare: Blowin’ In The Wind, Don’t Think Twice It’s All Right eA Hard Rain’s A-Gonna Fall ad esempio. Un’ultima session ci sarà il 24 aprile 1963 con la registrazi­one di altri due capolavori: Masters Of War e Girl From The North Country.

Alla fine del 1962, un po’ a sorpresa, Dylan pubblica un 45 giri con due inediti: Mixed-Up

«Sessant’anni fa Bob Dylan esordiva con un album e un singolo forse acerbi ma che già lasciavano intraveder­e un talento superiore»

Confusion e Corrina, Corrina. In entrambi Bob è accompagna­to da una backing band elettrica, Bruce Langhorne (chitarra), Dick Wellstod (pianoforte), Gene Ramey (basso) e Herb Lovelle (batteria) nel primo, mentre sul secondo si aggiunge una seconda chitarra (Howie Collins), mentre Leonard Gaskin sostituisc­e Ramey al basso. Insomma sessant’anni fa Bob Dylan esordiva con un album e un singolo forse acerbi ma che già lasciavano intraveder­e un talento superiore e lo dimostra il fatto che a sole poche settimane dalla pubblicazi­one del 33 giri, Dylan tornava in studio con una gran quantità di originali per produrre un album ancora oggi considerat­o una pietra miliare della cultura popolare. Qui di seguito uno studio dettagliat­o (basato principalm­ente sulle ricerche effettuate dagli animatori dei siti www.searchingf­oragem.com e www.bjorner.com) anche se di informazio­ni sull’argomento Dylan è strapieno il web. Qui di seguito si è voluto sempliceme­nte ordinare e semplifica­re la materia per offrire ai nostri lettori uno schema discografi­co e filologico del primo anno di attività come artista da studio di registrazi­one del più grande cantautore di sempre, indicando – con la massima precisione che siamo stati in grado di offrire – la reperibili­tà di ciascuna registrazi­one.

 ?? ?? L’etichetta della prima tiratura stereo di BOB DYLAN, quella cosiddetta Six-Eye label.
L’etichetta della prima tiratura stereo di BOB DYLAN, quella cosiddetta Six-Eye label.
 ?? ?? Esempio di copertina approntata per entrambe le edizioni mono e stereo da tagliare opportunam­ente e assemblata con il retro che invece, essendo in bianco e nero, veniva stampato separatame­nte per le due edizioni.
Esempio di copertina approntata per entrambe le edizioni mono e stereo da tagliare opportunam­ente e assemblata con il retro che invece, essendo in bianco e nero, veniva stampato separatame­nte per le due edizioni.
 ?? ?? Bob Dylan nello studio A della Columbia di New York il 22 novembre 1961.
Bob Dylan nello studio A della Columbia di New York il 22 novembre 1961.
 ?? ?? Dylan durante le session di THE FREEWHEELI­N’.
Dylan durante le session di THE FREEWHEELI­N’.
 ?? ?? Bob Dylan e Suze Rotolo in studio nel novembre del 1961. I due compariran­no assieme nell’iconica copertina del secondo album del cantautore, intitolato THE FREEWHEELI­N’ BOB DYLAN. Questo in realtà era il titolo scelto anche per il primo album di Dylan.
Bob Dylan e Suze Rotolo in studio nel novembre del 1961. I due compariran­no assieme nell’iconica copertina del secondo album del cantautore, intitolato THE FREEWHEELI­N’ BOB DYLAN. Questo in realtà era il titolo scelto anche per il primo album di Dylan.

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