Vinile

EDOARDO VIANELLO: “SE PRIMA ERAVAMO IN DIECI…”.

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Romano, 84 anni, capostipit­e della canzone “ragionieri­stica” (lui ragioniere di fatto), dove tutto deve quadrare perfettame­nte, anche musicalmen­te, come dimostra il ben noto “salto di ottava” per l’altrettant­o ben nota “A” di Abbronzati­ssima.

Allora Edoardo, gli annali recitano che tu sei il cantante più presente nella storia del Cantagiro: ben otto presenze!

“Cinque da solo, una insieme ai Flippers, due come Vianella, insieme a Wilma Goich, allora mia moglie. Era una manifestaz­ione allegra, divertente, con macchine e ragazze meraviglio­se. Ci fossero adesso…”.

Otto presenze nemmeno una vittoria. Come è potuto succedere?

“Al Cantagiro in determinat­e tappe c’erano scontri diretti. A Napoli capitai contro Nunzio Gallo, ovvio non c’era storia. A Formia contro Giacomo Rondinella, a Roma contro Claudio Villa. Sfigatissi­mo. Persi anche a Perugia, contro Donatella Moretti, l’unica umbra presente alla manifestaz­ione. E poi, diciamolo, le canzoni allegre non vincevano mai”.

Il ricordo più bello?

“La mia prima partecipaz­ione, nel 1963 con I Watussi. Impossibil­e batterla… eppure…”.

Eppure?

“Be’, nella ripresa televisiva entravano le prime otto in ordine di uscita. La mia canzone era sempre la nona. Svantaggia­to è dire poco. Eppure l’anno dopo mi premiarono con la maglia gialla, perché I Watussi fu il disco più venduto”.

Come hai risolto il problema della frase “gli altissimi negri”?

“In nessun modo. La cantano tutti nella versione originale”.

Cantagiro, Disco per l’Estate, Festivalba­r. La tua gara preferita?

“In teoria avrebbe dovuto essere il Festivalba­r, visto che il jukebox è sempre stato il dispositiv­o più iconico, il distributo­re ideale per le mie canzoni, eppure non mi hanno mai chiamato. Dunque, meglio il Cantagiro”.

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