HOWLIN’ WOLF
THE LONDON HOWLIN’ WOLF SESSIONS
Trading Places
Il lupo ululante è una delle ispirazioni che esaltano i giovani del british blues revival. E l’idea di unire le parti viene al produttore Norman Dayron, che propone a Eric Clapton di invitare a Londra il maestro, peraltro riluttante. Il chitarrista ne parla con Charlie Watts, Bill Wyman e Ian Stewart, che ci stanno, e alle session che si tengono dal 2 al 7 maggio del 1970 agli Olympic Studios presenti sono anche Jeff Carp, Hubert Sumlin, Ringo Starr e Klaus Voorman. Wolf nei primi giorni poco si prende con i ragazzi ma alla fine, per quanto già malmesso in salute, tira fuori la sua “anima dannata” e la prima parte del disco è fatta, con dirette performance di brani tratti dal suo repertorio tra i quali Poor Boy, Sittin’ On Top Of The World, The Red Rooster e Wang Dang Doodle. Poi per le sovraincisioni ai Chess di Chicago a intervenire sono Steve Winwood, Lafayette Leake, Phil Upchurch e la sezione fiati dei 43rd Street Snipers. Il disco esce nell’estate del 1971 con i nomi di Clapton, Winwood, Watts e Wyman ben sparati nella deliziosa copertina gatefold e in questa ristampa 180 grammi, su licenza Prestige, alla tracklist originale è aggiunta una serrata versione di Killing Floor.