Massimo Donno
LONTANO Squi[libri]
La capacità di passare dal soggettivo all’universale, come dal concreto al simbolico, fa di Donno un cantautore in grado di tradurre il suo immaginario attraverso un’estetica cinematografica. LONTANO è un agglomerato di quotidianità nella cui dimensione emerge un forte contatto con il tempo e con la natura. Balza all’occhio lo sguardo attento ai dettagli attraverso una grammatica mai scontata e superficiale che viene costantemente alimentata dal circostante. Le metafore sorprendono per la loro efficacia mentre il cantato ci arriva come un sussurro che increspa la pelle. Quattordici tracce in cui ciascun ospite è perfettamente in linea con un lavoro dal taglio personalissimo e ben definito. In Corpi nudi Mariella Nava compenetra la sensibilità del cantautore salentino regalandoci un pathos di rara complicità. Coinvolgenti anche i duetti con Petra Magoni, Rachele Andrioli e Nabil Bey. Scuote e incanta l’omaggio a Guccini con una Primavera di Praga condivisa con Flaco Biondini che lascia senza fiato. I sentimenti assumono un carattere vagamente antropomorfo così come molti strumenti diventano veri e propri prota- gonisti di questa narrazione in cui spiccano le variopinte note del violoncello di Redi Hasa, del clarinetto di Gabriele Mirabassi, dell’organetto di Alessandro D’Alessandro o del contrabbasso di Ferruccio Spinetti. Ricercatissimi dialoghi tra strumenti e voci creano una mappa che conduce in un arcipelago di isole, diverse e bellissime, dove reale e onirico si fondono in un unico universo. Sonorità acustiche estremamente materiche, create da musicisti di altissimo livello, fanno di questo disco la carta d’identità più vera e completa di Massimo Donno.