VESPA RACCONTA IL 1948
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Dal ventennio fascista e dalla Seconda guerra mondiale il Paese uscì distrutto: eppure nel Dopoguerra l’Italia seppe ritrovare la speranza e le nuove energie per la ricostruzione, lo sviluppo dell’industria, l’evoluzione sociale, la crescita economica. Un mondo raccontato nel documentario «1948. L’anno che cambiò l’Italia» (Rai Cinema), a cura di uno dei volti più noti della televisione, il conduttore di «Porta a porta» Bruno Vespa. Il documento, finora proiettato in anteprima soltanto nell’aula del Senato, lo si potrà vedere in Sala Buzzati venerdì 7. Dopo la proiezione ci sarà un dibattito con lo stesso Vespa, il direttore del «Corriere della Sera» Luciano Fontana, la senatrice e sopravvissuta ad Auschwitz Liliana Segre e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. L’argomento di cui Vespa discuterà con gli altri ospiti sarà proprio il ritratto dell’Italia così com’era dopo la guerra, e il motivo per cui il 1948 fu un anno cruciale: in quell’anno entrò in vigore la Costituzione e si tennero le elezioni per il primo governo della Repubblica. Vespa, autore di numerosi libri sull’attualità politica e sul costume italiano e internazionale, racconterà i contrasti dell’epoca, tra le rovine dei bombardamenti e la forza della ricostruzione, ma anche le diseguaglianze tra le diverse aree del Paese.
«1948. L’anno che cambiò l’Italia». Sala Buzzati. Via Balzan 3
Quando Venerdì 7, ore 17.30
Prezzi Ingresso libero solo con prenotazione sul sito www.rsvpfondazionecorriere.it