La cucina romana del Parioli

Ingredienti dai Castelli Romani e ricordi di Fregene per il menù della stagione estiva

Seduti nel dehors circondato dal verde mentre si gusta una gricia cotta a puntino: sembra quasi di sentire il fresco soffio del ponentino, tratto distintivo delle dolci notti romane e del litorale tirrenico. Tutto al Ristorante Parioli, cominciando dal nome, ricorda infatti l'Urbe e l'atmosfera dei suoi quartieri più glamour. « Nel menù - racconta la titolare Francesca Leggieri (in foto) - sono presenti i piatti più rappresentativi della cucina capitolina: dalla carbonara alla cacio e pepe, anche in versione 2.0 con tartare di gambero rosso, passando per scottadito ed abbacchio al forno. Non mancano poi le ricette a base di pesce: dai primi come gli spaghetti alle telline, che mi ricordano le domeniche in famiglia a Fregene, fino ai secondi che hanno come ingrediente principe il merluzzo oppure il cobia, che viene anche chiamato il Wagyu del mare in virtù della sua scioglievolezza». Questi ultimi, delicati e ricchi di proprietà nutritive, vengono abbinati a primizie di stagione che arrivano da piccoli produttori artigianali dei Castelli Romani: carciofi, asparagi, favette, piselli e cicoria di campo selvatica, che viene dapprima bollita e poi saltata in padella insieme ad aglio, olio e peperoncino. «Anche la carta vini - continua Francesca - ha una forte componente legata al territorio laziale. Con i primi caldi suggerisco in particolare il Faro della Guardia della cantina Casale del Giglio, prodotto sull'isola di Ponza con uve biancolella in purezza: sapido, secco, equilibrato e con una grande mineralità. Tra i rossi, invece, ecco il Roma DOC di Poggio Le Volpi, un blend di Montepulciano, Syrah e Cesanese: equlibrato, elegante, fruttato e racchiuso da piacevoli note balsamiche » . Prezzo medio 45€ vini esclusi. RISTORANTE PARIOLI VIA FELICE CASATI, 45 (ZONA REPUBBLICA) TEL. 02.67481919