La piccola terrazza connette la piscina - piccola ma profonda e protetta da sguardi indiscreti con il living al primo piano.
Adue passi dal porto, la casa che Mercé e Gaspard hanno ristrutturato per trascorrervi le vacanze ha il fascino caratteristico delle case minorchine. Gli spazi sono ampi, a partire dall’ingresso, dove è possibile lasciare le biciclette, ma lo stesso vale per l’affascinante salotto, che funge anche da sala giochi, e per le quattro camere da letto. «Ariosa e luminosa: quando l’abbiamo vista per la prima volta ci ha colpito soprattutto per questo», raccontano. «Era già molto bella, ma volevamo conferirgli più encanto, come si dice qui, più charme».
Nel pieno rispetto della cultura dell’isola, per la ristrutturazione si sono avvalsi degli abili artigiani locali, attenti però a non cadere nel cliché della casa “tipica”. Per gli arredi, pochi mobili e un’atmosfera essenziale ma confortevole: questa l’idea di partenza. Nessun grosso lavoro, quindi, nessun architetto, ma piccole trasformazioni per abbellire l’insieme e conferirgli carattere, ponendo la massima attenzione ai dettagli. Sono i souvenir dei tanti viaggi fatti insieme, disseminati in ogni dove, con la loro anima poetica: un uccello di cartapesta dal becco appuntito, nelle tonalità della terra, una croce di conchiglie bianche, specchi a forma di sole. Pietre e legni levigati dal mare e dal tempo fungono da appendiabiti. Tanti bellissimi senallas,i famosi cesti maiorchini in corda - ottenuta intrecciando le foglie di erba sparta - e tappeti berberi
Per ristrutturare la dimora abbiamo voluto rispettare la cultura dell’isola, attenti però a non cadere nel cliché della casa ‘tipica’