La tecnologia: alleata o nemica?
Viviamo in un mondo profondamente tecnologizzato, interconnesso, multimediale. Le notizie viaggiano in tempo reale attraverso vari mezzi di comunicazione, i prodotti, di ogni genere, sono sempre disponibili, a prescindere dal luogo in cui ci troviamo o la stagione in cui stiamo vivendo. Lasciando perdere le valutazioni che ciascuno può esprimere a riguardo e limitandosi a un’analisi oggettiva, dobbiamo convenire che questo enorme passo in avanti ha portato grandi benefici, ma, per alcuni, questo gigante tecnologico si è trasformato in un potente avversario dal quale si fa fatica a difendersi. Le piccole attività non possono competere con i grandi gruppi perché il loro potere d’acquisto è ovviamente inferiore e, vista la crisi economica che stiamo attraversando, non molti possono permettersi il lusso di fare “scelte etiche” per privilegiare le entità locali… Inoltre, quello che prima ci aspettavamo avesse un costo, oggi lo pretendiamo gratis, o quasi. È successo anche allo Yoga. Prima si offriva una lezione di prova gratuita per valutare la professionalità e la competenza degli insegnanti, oggi, su Internet, in molti si aspettano di avere lezioni gratuite a oltranza. A questo si aggiunge il fatto che la scelta della scuola o dell’insegnante è spesso dettata più dai
ottenuti che dalle effettive competenze di chi ha postato il video, confondendo il gradimento dell’immagine con i contenuti. La tecnologia non ha aperto le porte della conoscenza, le ha spalancate, e siamo stati investiti da una mole tale d’informazioni che ne siamo rimasti travolti. Le logiche dei “meccanismi di ricerca” non coincidono sempre con quello che realmente stiamo cercando e corriamo il rischio di annoiarci mentre scorriamo febbrilmente centinaia di pagine che non sfiorano neppure l’argomento a cui siamo interessati. Ma qualcosa sta cambiando. Google, inizialmente, premiava con un alto indice di gradimento le ripetizioni, con l’ovvia conseguenza che i testi che si trovavano in rete erano farciti di parole che si ripetevano in continuazione, oggi, invece, indicizza i contenuti. Questo ci dovrebbe far riflettere: si premia la qualità anziché la quantità. In modo analogo, anche noi dovremmo fare lo stesso. Anziché abbuffarci, facciamo delle scelte mirate prediligendo chi ci offre un servizio realmente valido. La biografia di chi insegna è una garanzia, la sua storia; il percorso svolto è fondamentale per comprendere con chi stiamo interloquendo. Il mondo è pieno di venditori di fumo, ma noi dobbiamo imparare a scegliere ciò che è meglio per noi avendo il coraggio di chiedere informazioni. Solo così potremo costruire un percorso di
vero benessere premiando solo chi ci fa realmente del bene.